COOP CENTRO ITALIA: “NECESSARIO VALUTARE NUOVAMENTE L’ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE, DUE ANNI DOPO IL VIA LIBERA AGCM POST FUSIONE SUPERCONTI” – NOTA DI ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle )

 

Dalle odierne cronache leggiamo che il
presidente di Coop Centro Italia torna a evocare oscure transazioni con
Palazzo Spada sulla questione del Mercato Coperto di Terni, eredità
Superconti. I bene informati sostengono che la pretesa transazione eviterebbe
a Coop Centro Italia di effettuare pesanti investimenti infrastrutturali
previsti dall’originario bando pubblico comunale, vinto appunto all’epoca da
Romeo Conti”. Lo dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle,
Andrea Liberati, per il quale “si tratterebbe certo di risparmi
trascurabili, a maggior ragione dopo i circa 170 milioni di euro che
sarebbero stati bruciati in audaci operazioni finanziarie, come l’acquisto
massivo di quote azionarie del Monte Paschi di Siena”.

“Considerando i numeri in campo, sembrano pertanto assai curiose le
affermazioni rilasciate da Giorgio Raggi al convegno ‘Voucher, appalti e
legalità nel commercio’, tenuto l’altro ieri a Perugia. Ebbene – continua
il capogruppo pentastellato -, il grande cooperatore umbro, astrattamente
favorevole alle chiusure domenicali, ha asserito che ‘Il 25 aprile e il Primo
maggio noi non apriamo, consapevoli di rinunciare a 4 milioni di euro di
incasso che andranno ad altri; ma noi abbiamo dei valori. Capite bene però
che se facessimo la stessa scelta per tutte le domeniche dell’anno
perderemmo un’ottantina di milioni: in breve tempo non riusciremmo più a
garantire la sostenibilità economica della Cooperativa e saremmo costretti a
chiudere’. Sovvengono due riflessioni – rimarca Liberati -: Coop Centro
Italia, pur avendo fette gigantesche di mercato soprattutto in Umbria, pur
essendo presente nelle location di maggior pregio, tutto frutto di innata
capacità gestionale, sin dagli esordi, è come un’industria e non può mai
fermarsi: forse bisognerebbe lavorare anche la notte, come una produzione a
ciclo continuo? Considerando i 170 milioni che sarebbero naufragati
nell’operazione MPS, una perdita secca pari a oltre il doppio dell’ottantina
di milioni summenzionati, la cooperativa regge economicamente?”.

“A prescindere da queste e altre vicende di autentico orgoglio cooperativo
– continua Liberati -, credo inevitabile interpellare l’Autorità garante
per la concorrenza e il mercato (Agcm) in merito ad alcuni episodi
recentemente occorsi in Umbria. E’ infatti il momento di necessarie e nuove
valutazioni in corso d’opera, due anni dopo il via libera alla fusione con
Superconti”.

“Sarebbe anche opportuno – conclude Liberati – che l’Agcm, in scia ad
analoghe iniziative aperte pure nel Parlamento europeo, iniziasse a valutare
in profondità il potere dell’intera grande distribuzione organizzata sulla
filiera dei fornitori, in particolare quelli più deboli. Ma questa è
un’altra storia, a cavallo dell’utopia”