INCENERITORE TERNI: “DA REGIONE UMBRIA E ASL ASSENZE STRATEGICHE IN CONFERENZA SERVIZI CON CUI FAVORIVANO LE MULTINAZIONALI, IMBROGLIANDO I CITTADINI” – NOTA DI ANDREA LIBERATI (M5S)

 

liberati-326x245“In vista della conferenza dei servizi
di domani sull’ennesimo inceneritore a Terni, è bene ricordare come la
Regione è giunta a questo grado di offesa contro la gente”. È quanto
dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati.

“Qualche tempo fa – ricorda Liberati – recuperammo i verbali di presenza
alle conferenze di servizi tenute presso la Provincia di Terni, relativamente
a inceneritori e siderurgia. Ebbene, dal 2011 al 2015, la Regione comodamente
mancò per ben otto volte su otto, spesso senza nemmeno giustificare le
assenze. Un contegno di comodo e interessato che rappresentava il via libera
assoluto alle peggiori iniziative delle multinazionali nella più totale
indifferenza dell’Ente rispetto al dramma ambientale e sanitario dell’intera
Conca ternano-narnese, certificato da numerosi studi scientifici di rango non
solo nazionale. Parimenti spesso assente fu la Asl, oggi richiamata da forze
associative, gruppi politici e pubblica opinione, a partecipare finaliter
responsabilmente su materie di sua specifica competenza, veicolando contenuti
ispirati esclusivamente a verità”.

Per Liberati “affrettarsi a sostenere, come fatto venerdì scorso da parte
della Giunta Marini, che l’impianto Terni Biomassa fu a suo tempo autorizzato
è invece solo un autentico e misero imbroglio di profilo tecnico, sanitario
e amministrativo. Grave in tale senso è aver taciuto delle ripetute condotte
corsare, tenute da Regione Umbria e Asl, quasi sempre assenti in sede
istruttoria, ancorché puntualmente convocate. Questi comportamenti hanno
soltanto assecondato i desiderata delle multinazionali, consentendo enormi
lucri in favore dei padroni della monnezza e delle loro primitive tecniche
antiecologiche, con trasversalismi imbarazzanti e inconfessabili, da Acea a
Tozzi Holding ad altri. Il tutto – conclude – senza tenere in minima
considerazione il diritto delle comunità a una sana e decente qualità della
vita, dopo anni e decenni di pessime pratiche deliberatamente assunte contro
Terni e svariati brani dell’Umbria”. RED/dmb