TERREMOTO: “DOPO DUE MESI NUOVE CASETTE NON ANCORA PRENOTATE E CONTRIBUTI LEGATI A ULTERIORI ESAMI” – INTERROGAZIONE DI ANDREA LIBERATI (M5S) SUL “CORTOCIRCUITO DEI SOPRALLUOGHI FAST”

 

liberati-326x245“La Giunta regionale spieghi se è vero
che, dopo la scossa del 30 ottobre, non è ancora stato individuato il
fabbisogno delle nuove casette Map/Sae e, conseguentemente, nemmeno prenotate
le medesime soluzioni provvisorie”. Lo chiede, con una interrogazione
all’Esecutivo di Palazzo Donini, il capogruppo del Movimento 5 Stelle
all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Andrea Liberati, che nell’atto
ispettivo domanda anche “se la Regione Umbria abbia espresso riserve sul
meccanismo ‘Fast’, dato che sarebbe stato più opportuno seguire le procedure
standard, per avere velocemente contezza dei danni e del numero di persone
bisognose di soluzioni abitative provvisorie, risparmiando ai cittadini
ulteriori passaggi burocratici, con lunghe, inutili attese e un inverno in
sistemazioni di fortuna”.

Nell’interrogazione Andrea Liberati spiega che “il dipartimento di
Protezione civile, il 4 novembre 2016, ha attivato la procedura ‘Fast’
(rilevamento su fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto), che
consiste in sopralluoghi ‘sintetici’ di agibilità e possono essere redatte
anche da tecnici non abilitati alla compilazione delle schede ‘Aedes’
(agibilità e danno nell’emergenza sismica). Le schede Fast possono dare
esiti di agibile, non utilizzabile o non utilizzabile per rischio esterno e
nella sola Norcia il 71 percento degli edifici analizzati dopo il 30 ottobre
con modalità Fast risulta ‘non utilizzabile’ o ‘non utilizzabile per
rischio esterno’. A differenza delle intenzioni iniziali – spiega
Liberati – la procedura semplificata ha comportato sperperi di tempo e il
trionfo della burocrazia. Infatti dopo oltre due mesi dal sisma del 30
ottobre e dall’avvento del sistema Fast il dipartimento di Protezione civile
ha imposto che ora siano gli stessi cittadini a incaricare tecnici privati
per i sopralluoghi Aedes. Nell’ordinanza della ProCiv si ricorda che tale
passaggio rappresenta la condizione abilitante per ottenere i contributi per
la ricostruzione privata”.

“Secondo la stessa ordinanza – continua il consigliere regionale di
opposizione – si prevede che potranno richiedere il sopralluogo Aedes,
entro 30 giorni, solo quei cittadini che abbiano ricevuto esito di non
utilizzabilità dai sopralluoghi Fast. Nessuna indicazione specifica, invece,
per le zone rosse, inizialmente escluse dai controlli Fast”.