Riflessioni sul referendum del 5 dicembre, di Roberto De Vivo

 

41b7b26b-3b67-4c70-9dd8-a5c2e4978e5d_largeE’ inutile esultare per il risultato referendario, farlo sarebbe come fingere, di essere felice per una storia d’amore andata male, dove è stata lei a lasciarti, non tu! Forse chi ha vinto davvero al referendum è la solita “cattiva politica” rappresentata dall’attuale classe dirigente. Hanno vinto loro, i politici, l’attuale Parlamento italiano e i partiti che lo compongono. Hanno vinto perché tutto è rimasto com’era; e tutto purtroppo rimarrà com’è! E’ triste osservare l’addio di un Presidente del Consiglio che, quasi in lacrime, lascia la sua carica ai posteri. Triste, perché in realtà quelle lacrime sono lacrime da coccodrillo; finte, come ogni parola espressa quella notte del 5 dicembre. E’ stata l’ennesima presa in giro da parte di un’intera classe politica verso chi, quella stessa classe, dovrebbe rappresentare: gli italiani! Cambia la faccia ma non il potere che dietro quel viso muove l’agire politico e amministrativo di un paese.  Non esistono più le idee se a essere coltivate sono le ideologie, che non sono nient’altro che una falsa e malvagia rappresentazione di quei valori e principi puri che un tempo, non molto lontano, muovevano la dirigenza del paese. Le ideologie, mosse da interessi di natura economica, hanno contaminato la politica e i partiti, non risparmiando i sindacati, che altro non sono che un’imitazione, ancora più triste e tragica, della politica italiana. Si finge di perseguire la difesa dei lavoratori per poi realizzare gli interessi del politico di turno. E’ una vergogna fingere ancora una volta di far votare gli italiani per poi fare sempre il contrario di ciò che il popolo italiano, attraverso il voto, ha deciso. Non cambia nulla. Stesso governo. Stessi ministri. Intanto però le tasse aumentano e con loro la povertà di un’intera classe sociale, stanca ed esausta di continuare a sacrificare la propria vita per gli interessi di chi invece dovrebbe difenderne la dignità. Vergogna!

Roberto De Vivo