Zona di ripopolamento e cattura istituita vicino a Romazzano. I consiglieri Floriano Pizzichini e Claudio Serafini contestano la decisione

 

cinghialiNell’anno 2010 è stata istituita nelle immediate vicinanze del nucleo frazionale  di  Romazzano    una  ZRC  ( zona di ripopolamento e cattura). Tale zona  è stata  istituita  senza  il  consenso della   popolazione,  creando un  malcontento   diffuso,  la  disapprovazione  e la  preoccupazione dei cittadini residenti. La suddetta zona è popolata da numerosi cinghiali  che spesso invadono la zona abitata, con potenziali rischi per i cittadini. In questi anni, in più occasioni,  si è proposto di rivedere i confini della  Z.R.C., al fine di ridurre sensibilmente le aree boschive  che offrono protezione e rifugio ai  cinghiali favorendone la proliferazione. Il  Piano Faunistico Venatorio  Regionale prevede infatti che  l’estenzione boschiva deve essere inferiore al 20% della superficie dell’ambito, percentuale che,  nel caso in esame,  è stata abbondantemente superrata. Il 18 Luglio 2012  si  raggiunse un intesa con  A.T.C. Perugia 2    per la  riperimetrazione  della  zona    in oggetto, cui però non si è mai dato seguito.La massiccia presenza di cinghiali produce conseguenze pregiudizievoli per l’ambiente ( danni a  colture, strade, corte di fabbricati, sia isolati  che siti nel nucleo frazionale)  e  soprattutto mette  a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini. Sulla base di tali problematiche,  nel novembre 2014, è stata firmata una petizione da numerosi cittadini residenti  della frazione di    Romazzano con la quale chiedevano tassativamente la totalmente rimozione della Z.R.C., evidenziando il disinteresse delle autorità competenti e delle associazioni venatorie  e sottolineando i gravi rischi cui è sottoposta la cittadinanza. Ad  oggi  le problematiche sopra evidenziate si sono ulteriormente aggravate,  visto il tempo  decorso, in considerazione del fatto che  le richieste formulate dall’intera popolazione di Romazzano,  presso le Autorità competenti,  non hanno sortito alcun effetto. Sulla base dei fatti sopra esposti, abbiamo ritenuto di formulare una mozione da discutere in consiglio comunale e la cui approvazione  impegnerebbe  il Sindaco del Comune di Todi, quale massima autorità cittadina  per la tutela e la difesa della salute pubblica,  ad  esperire  ogni  necessaria ed utile  azione per la rimozione della Zona di Ripopolamento e Cattura,  al fine di prevenire potenziali rischi per la cittadinanza  che minacciano l’incolumità pubblica  e  la sicurezza urbana,  oltre a limitare  e/o eliminare  i danni provocati dai cinghiali alle proprietà pubbliche e private. Consapevoli che tale mozione potrebbe essere discussa ( come accade per altre) fra mesi o addirittura non discussa nel corso di questa legislatura, chiederemo ai consiglieri di opposizione di sottoscriverla, in considerazione del fatto che se firmata da almeno sei consiglieri, il Presidente del consiglio comunale sarà obbligato da regolamento a convocare sul punto una seduta di consiglio al massimo entro 20 giorni. Riteniamo che la gravità della situazione presentata dai cittadini impongano un atto di responsabilità a tutti.