“SPRECOPOLI-TOUR, ‘DUE MARI, QUATTRO SPRECHI’: DOCUMENTARIO M5S SUI COLLEGAMENTI PIÙ IMPROBABILI DEGLI ULTIMI 40 ANNI TRA UMBRIA, MARCHE E LAZIO” – NOTA DI ANDREA LIBERATI (M5S)

 

Tiziana-Ciprini-M5S-260x180“’Due mari, quattro sprechi’: per una
superstrada infine realizzata, la Foligno-Civitanova, altri quattro itinerari
rappresentano il trionfo della cementificazione più inutile e
dispendiosa”. Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Andrea
Liberati fa sapere che “il M5S trascorrerà parte del mese di agosto in
visita ufficiale alle peggiori sprecopoli del Centro Italia” e che
“insieme agli altri portavoce del Movimento, Tiziana Ciprini e Andrea
Taddei ci incontreremo domattina presso la galleria della Guinza (E 78), 6 km
di tunnel dimenticato su cui sono stati comunque riversati fin qui quasi 200
milioni di euro”.

“Il secondo appuntamento – scrive il capogruppo pentastellato – sarà
venerdì 12 agosto presso il Traforo del Cornello tra Umbria e Marche, 700
metri di galleria incompiuta, ed insieme a me ci sarà il capigruppo delle
Marche, Gianni Maggi, nonché la deputata Patrizia Terzoni. Nei giorni
successivi saremo poi presso il valico del Fuscello (RI) per testimoniare lo
squarcio paesaggistico determinato dal viadotto di Leonessa, brano di
un’altra storica incompiuta tra Umbria e Lazio”.

Liberati fa quindi sapere che “questo tour degli orrori si chiuderà
proprio nel fu Cuore Verde, tra Todi e Bastardo, laddove il M5S farà
conoscere meglio al pubblico la parziale realizzazione di un’improbabile
superstrada, con megaviadotti al seguito, altro inconcepibile itinerario che
avrebbe dovuto collegare i noti ‘due mari’”.

“Tra una tappa e l’altra – continua Liberati -, il M5S realizzerà un
documentario con cui racconterà queste storie, frutto delle scelte più
assurde e antieconomiche intraprese negli ultimi 40 anni da governi nazionali
e amministrazioni regionali. Scelte ancora difese e caldeggiate – conclude
– da taluni politici di oggi, come se non bastassero le centinaia di milioni
di euro dei contribuenti clamorosamente bruciati finora”.