“IN ATTESA DEL RIFINANZIAMENTO DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, LA REGIONE INTERVENGA SU GARANZIA GIOVANI” – INTERROGAZIONE DI ANDREA SMACCHI (PD)

 

Andrea-Smacchi-678x381“I numeri di ‘Garanzia Giovani’ in Umbria
sono oltre la media nazionale in termini di adesioni e le risorse necessarie
per alcune misure sono già di gran lunga eccedenti lo stanziato (22,8
milioni di euro) e il cofinanziamento Fse di 7 milioni. Per questo, in attesa
del rifinanziamento del programma da parte della Commissione europea, è
necessario capire come la Regione intenda agire”. Lo evidenzia il
consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), annunciando la presentazione di
un’interrogazione per “conoscere i tempi, le modalità e le risorse
attraverso le quali l’Esecutivo di Palazzo Donini intende garantire la
prosecuzione del progetto per il biennio 2016/2018”.

“’Garanzia Giovani’ – spiega il consigliere Andrea Smacchi (Pd) – è un
programma promosso dall’Unione Europea che si rivolge ai giovani di età
compresa fra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non sono inseriti in
percorsi di istruzione e/o formazione.

Nell’ambito del Piano nazionale di attuazione all’Umbria sono stati
attribuiti 22,8 milioni, a cui si sono aggiunti 7 milioni di cofinanziamento
regionale del Fondo sociale europeo, a fronte di un importante numero di
adesioni. A fine giugno 2016 erano circa 28.300 i giovani iscritti al
Programma, superando di gran lunga la previsione di 20mila domande,
effettuata in fase di programmazione del Piano sulla base del numero dei Neet
(acronimo inglese che indica la fascia di cittadini che non studia e non
lavora) rilevati da Istat. I presi in carico, destinatari almeno del primo
colloquio di orientamento da parte dei Centri per l’Impiego umbri, sono stati
15.641, di questi ben 12.751 hanno beneficiato anche di un colloquio
specialistico, nella maggior parte dei casi finalizzato all’erogazione di
una misura di politica attiva”.

“Oltre 5.500 (il 35 percento) sono stati i giovani che successivamente alla
presa in carico hanno avuto una occasione di lavoro – continua Smacchi – e
tra essi 2.868 sono quelli che hanno avuto un contratto di lavoro
‘incentivabile’ (18 percento), trattandosi di un contratto a tempo
indeterminato (850), di apprendistato (1199) o di un contratto a termine di
durata superiore ai 6 mesi (819). Tra le misure più richieste quella
dell’inserimento lavorativo, per la quale sono stati erogati 5.400 voucher,
utilizzati per l’iscrizione ad un percorso formativo avviato e in taluni casi
concluso, ma anche quella dei tirocini extracurriculari. In quest’ultimo caso
alle aziende umbre infatti sono arrivate 4mila proposte di tirocinio, delle
quali 2.471 si sono trasformate in progetti formativi ammessi a
finanziamento”.

“Numeri – conclude – che parlano di un evidente successo e che la Regione
Umbria deve tenere in considerazione, facendo tutti gli sforzi necessari
affinché i giovani possano continuare ad avere un ulteriore strumento per
affacciarsi al mondo del lavoro. L’impegno è far sì che lo strumento
riparta da subito, con risorse anticipate dalla nostra Regione, in attesa del
rifinanziamento da parte della Commissione Europea”.