Floriano Pizzichini: “Todi ha puntato sul cavallo sbagliato nel 2017”. Proseguono le interviste con i Capigruppo nel Consiglio Comunale di Todi

 

Il Consiglio comunale di Todi è il luogo di ‘lavoro’ di Floriano Pizzichini, già candidato a Sindaco come espressione della lista ‘Todi Civica’. All’opposizione, dunque, e particolarmente battaglieri. “La maggioranza ha problemi che riguardano i cittadini, le infrastrutture e le tassazioni. Noi ci confrontiamo e ci battiamo su questi argomenti, oltre che su quelli caldi come il depuratore e i centri commerciali. Siamo anche convinti che sia il caso di ridimensionare alcuni eventi e manifestazioni che non hanno particolare eco. Siamo coerenti con ciò che dicevamo in campagna elettorale”.

 

Non c’è stata discontinuità dalla giunta precedente a quella attuale e, secondo Pizzichini, questo è una sorta di mistero per Todi: “Su grandi scelte come il depuratore e sulle opere pubbliche è in linea con la precedente amministrazione. Nulla di nuovo. Il cavallo di battaglia è l’impegno per rilanciare il centro storico: alcune iniziative sono interessanti, altre infruttuose. E tutte hanno costi rilevanti. Todi ha votato per una maggioranza diversa, scegliendo il centrodestra che, però, sta ricalcando le orme dell’ex sindaco Rossini. Allora sarebbe stato meglio rivotare lui, visto che il 90 per cento dei progetti tuttora in corso sono nati con lui. Forse la cittadinanza credeva di poter ottenere un cambio di marcia con persone nuove, ma alla fine ha puntato sul cavallo sbagliato, il centrodestra. Che non si sta rivelando come l’alternativa a chi l’ha preceduta”.

 

L’economia di Todi, in particolare, è qualcosa di molto preoccupante. Tra i dati dell’Umbria, il territorio tuderte è spesso in fondo alla classifica. Difficile ripartire dopo la crisi, contrariamente ad altre zone della regione che qualcosa sono riuscite a recuperare. “Noi abbiamo basato la campagna elettorale sullo sviluppo economico del territorio. Sullo sviluppo della zona industriale, della zona artigianale, del piccolo commercio. Tutte iniziative che avrebbero rilanciato anche il turismo. Avremmo voluto dare slancio alle piccole medie imprese, alle poche industrie d’eccellenza che ci rimangono, alle aziende agricole. I cittadini non hanno colto questa opportunità, eppure non ci siamo inventati nulla. I dati economici sono proprio quelli che ci danno ragione”.

 

Il turismo andrebbe rilanciato investendo prima su tutto il resto: “Perché si venga invogliati a visitare una città, servono strade, parcheggi, infrastrutture. È come quando inviti qualcuno a cena: devi apparecchiare, preparare il menù. A meno che non improvvisi, il che però non porta a risultati positivi”. Il futuro di Todi “è appeso a ciò che accade a livello nazionale, alle frizioni con l’Europa. Tutto ormai va visto nel quadro delle macro aree. Nel nostro piccolo, possiamo dire che troviamo sbagliate le linee di indirizzo legislative, pensiamo che non daranno nuove prospettive alla città di Todi. Noi facciamo e continueremo a fare opposizione, con idee molto diverse da quelle della maggioranza”.

 

Non è escluso che Pizzichini possa ricandidarsi a Sindaco: “Io resto sempre a disposizione. Tre anni fa, cercammo creare un’alternativa seria al centro sinistra, ma Forza Italia ce lo impedì. Ora lavoriamo tutti insieme per il futuro all’interno della Lista, il movimento cresce e si aggiungono idee e persone. Ma la mia candidatura non dipende da me, ma dal gruppo. Quello che è sicuro è che saremo presenti anche alle prossime elezioni e che siamo pronti a dialogare e a collaborare con tutti coloro che condivideranno i nostri programmi. I nostri accordi andranno sempre in funzione del bene della cittadinanza tuderte”.