Todi figura tra le tappe di un importante percorso artistico formativo promosso da Max Mara, Whitechapel Gallery e Collezione Maramotti. Dallo scorso agosto, infatti, è in città Dominique White, vincitrice della nona edizione del Max Mara Art Prize for Women e protagonista di una residenza di sei mesi in Italia, organizzata appositamente per l’artista.
Il premio, iniziativa a cui collaborano da lungo tempo Max Mara, Whitechapel Gallery e Collezione Maramotti, è concepito per sostenere e ispirare artiste che si identificano come donne che si trovano in una fase cruciale della loro carriera, ma non hanno ancora presentato una importante mostra antologica.
La residenza di White è stata organizzata su misura per sostenere, ispirare e sviluppare la proposta con cui ha vinto il premio, passando sei mesi in alcuni luoghi italiani selezionati – Agnone, Palermo, Genova, Milano e appunto Todi – come parte del processo di realizzazione di un nuovo gruppo di lavori.
Dominique White sta concludendo in questi giorni la sua residenza a Todi, dove ha dedicato due mesi ad affinare e testare la sua pratica di lavorazione del metallo, visitando fonderie locali e stabilimenti metallurgici.
Il premio, iniziativa a cui collaborano da lungo tempo Max Mara, Whitechapel Gallery e Collezione Maramotti, è concepito per sostenere e ispirare artiste che si identificano come donne che si trovano in una fase cruciale della loro carriera, ma non hanno ancora presentato una importante mostra antologica.
La residenza di White è stata organizzata su misura per sostenere, ispirare e sviluppare la proposta con cui ha vinto il premio, passando sei mesi in alcuni luoghi italiani selezionati – Agnone, Palermo, Genova, Milano e appunto Todi – come parte del processo di realizzazione di un nuovo gruppo di lavori.
Dominique White sta concludendo in questi giorni la sua residenza a Todi, dove ha dedicato due mesi ad affinare e testare la sua pratica di lavorazione del metallo, visitando fonderie locali e stabilimenti metallurgici.
E’ stata affiancata dall’artista Michele Ciribifera, assistente per trent’anni della scultrice Beverly Pepper, che lavorava soprattutto con il metallo. A Todi, White ha avuto a disposizione uno studio dove, con l’aiuto di Ciribifera, ha appreso nuove tecniche e approcci alla serie di lavori per il suo progetto finale.
In questo periodo, che volge al termine, White ha esaminato una serie di risorse archivistiche e incontrato alcuni esperti con l’obiettivo di scoprire nuove narrazioni e nuove prospettive storiche, e consolidare e approfondire la sua conoscenza dei processi produttivi, di competenze e di tecniche necessari a sviluppare la sua pratica.
I nuovi lavori di White costituiranno il nucleo di una mostra antologica che si svolgerà nel 2024, prima alla Whitechapel Gallery di Londra e successivamente alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia.
Nei giorni scorsi l’esperienza a Todi di Dominique White è stata al centro di una tre giorni di riprese televisive, realizzate tra lo studio di Via Ciuffelli, piazza del Popolo e il parco di Beverlu Pepper, che daranno vita ad un documentario in corso di produzione.
“La scelta di Todi da parte di Max Mara, Whitechapel Gallery e Collezione Maramotti – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – è una ulteriore conferma del livello di notorietà che la città e la comunità di artisti che vi vive, lavora e vi fa riferimento ha ormai acquisito nel panorama nazionale”.
Nei giorni scorsi l’esperienza a Todi di Dominique White è stata al centro di una tre giorni di riprese televisive, realizzate tra lo studio di Via Ciuffelli, piazza del Popolo e il parco di Beverlu Pepper, che daranno vita ad un documentario in corso di produzione.
“La scelta di Todi da parte di Max Mara, Whitechapel Gallery e Collezione Maramotti – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – è una ulteriore conferma del livello di notorietà che la città e la comunità di artisti che vi vive, lavora e vi fa riferimento ha ormai acquisito nel panorama nazionale”.