Ospedale della Media Valle Tevere tra il dire e il fare….

Comitati di Marsciano e Todi in difesa Ospedale MVT

 

I rappresentanti dei Comitati di difesa dell’Ospedale e dei servizi territoriali della Media Valle Tevere martedì 26 settembre si sono riuniti per verificare, dati in mano e avendo raccolto le informazioni necessarie, lo stato di ripresa dei Servizi interrotti dalla chiusura del lungo periodo “COVID”.

Il tavolo, tenuto conto che i Servizi di Punto Nascita, Ostetricia e Pediatria non sono stati riaperti per scelta politica della Regione, non crede che la previsione dei Direttori dott. Giuseppe Vallesi (direttore sanitario Ospedale Media Valle Tevere) e dott. Luigi Sicilia (direttore Distretto Sanitario Media Valle Tevere) sulla riattivazione dei Servizi all’ 80/90% entro il 2023 sia una cosa realistica.

Pertanto, si muovono le seguenti obbiezioni:

  • CHIRURGIA

Da verifiche si rileva che presso l’Ospedale della Media Valle Tevere l’U.O. di Chirurgia effettua il 50% degli interventi rispetto agli anni pre-Covid e questi sono solo quelli programmati.

CHIEDIAMO la ripresa degli interventi relativi alle urgenze e le relative attività di ricovero compatibili presso l’Ospedale della Media Valle Tevere Pantalla.

  • MEDICINA

l’U.O. di Medicina registra l’assenza di un servizio cardiologico almeno H12.

Tale situazionenon ha senso, rendendo il reparto simile ad una RSA e NON è quello che si merita questo territorio.

CHIEDIAMO la presenza del servizio cardiologico almeno H12 meglio H24!

  • PRONTO SOCCORSO ACCESSO E TRASFERIMENTI

Preso atto che i codici rossi ad oggi sono trasferiti, con medico, all’Ospedale di Perugia registriamo che TUTTI gli altri codici, che rappresentano oltre il 90% degli accessi e che necessitano di ricovero, sono oggetto di trasferimenti in altri nosocomi dell’Umbria fino a 100km di distanza! TUTTO CIO’ È INACCETTABILE!

CHIEDIAMO che i pazienti siano trasferiti nella struttura più vicina in grado di erogare le cure adeguate. Gli Ospedali di riferimento devono essere PERUGIA o TERNI.

QUALORA non siano soddisfatte immediatamente tali richieste saremo costretti ad intraprendere oltre alle azioni di lotta anche ogni iniziativa legale per tutelare la salute dei cittadini.

Ricordiamo che il Piano Sanitario Regionale identifica l’ospedale di Pantalla come hub dell’azienda ospedaliera di Perugia poi stringe accordi di collaborazione con Branca. L’incoerenza è totale e la condanna ferma e decisa sino ad esposto in Procura in presenza di evento avverso e/o incidente sanitario.

Ci giungono notizie poco rassicuranti su alcune disposizioni in atto presso l’ospedale di Pantalla che non abbiamo modo di verificare puntualmente come fatto nella precedente occasione ma che riteniamo opportuno segnalare e contestare fermamente.Tali notizie riguardano la gestione dei trasferimenti che interessano le U.O. di chirurgia e che danno subito un nuovo duro colpo.

Sembra che si sia ampliato e rafforzato il legame di collaborazione tra gli ospedali di Gubbio – Gualdo Tadino (Branca) e Media Valle Tevere (Pantalla) eleggendo il sito di Branca come ospedale di riferimento di I° livello per interventi chirurgici su pazienti pre-ospedalizzati a Pantalla.

Inoltre, l’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino (Branca) offrirebbe anche per ospitare la degenza postoperatoria. Ciò rappresenterebbe l’anticamera alla chiusura del reparto di Pantalla e non possiamo accettarlo!

Basti pensare che le Unità Operative di cui si parla coinvolte in tale processo sarebbero Chirurgia Generale, Ginecologia, Ortopedia ovvero tutte! Il tutto con relativo trasferimento di equipe da Pantalla a Branca. Anche in questo caso rappresenterebbe l’anticamera per la definitiva scomparsa dei professionisti di Chirurgia.