Sono state 243 mila le presenze turistiche nel comprensorio del Tuderte nell’anno 2022 e 82.874 gli arrivi. Il dato definitivo è stato rilasciato nei giorni scorsi dalla Regione dell’Umbria. I numeri fanno registrare un progresso, rispettivamente del 30,2% e del 31% rispetto all’anno precedente, che risentiva ancora in parte della congiuntura pandemica.
Rispetto al 2019, quindi in condizioni pre-Covid19, si registra invece una flessione dell’1,1% nelle presenze, una tendenza che le tabelle di dettaglio evidenziano sia da ricondurre al venir meno dei turisti del settore alberghiero, provenienti dalla Cina, che nel 2019 erano stati intorno alle 20.000 unità. “A riguardo – sottolinea il vice Sindaco Claudio Ranchicchio – abbiamo verificato in modo puntuale come la contrazione sia da circoscrivere al venir meno in una struttura del flusso di provenienza cinese. I dati turitici riferiti al Comune di Todi, traino dell’intero comprensorio, si attestano da soli a 127.610 presenze, rispetto alle 97.868 del 2021 e alle 141.102 del 2019, punta massima toccata finora dalla città”.
“Siamo molto fiduciosi per il 2023 – commenta il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – anche grazie alle straordinarie iniziative messe in campo della Regione Umbria sul fronte del Perugino e del Signorelli e dei 50 anni di Umbria Jazz, il cui riverbero si farà sentire positivamente su tutto il territorio regionale. Circa i dati del 2022, la soddisfazione è data dall’incremento della permanenza media, attestatasi intorno ai 3 giorni”.