“Pretenzioso ed inesatto “, così inizia la risposta al PD di Giorgio Tenneroni consigliere comunale di FdI

Pretenzioso ed inesatto.
Gravissimo l’attacco fatto dal PD tuderte a sottob@nco, lo storico giornale del Liceo Jacopone da Todi.
Sono stato fieramente per anni parte attiva del Giornale sottob@nco e lo rivendico per le grandi doti formative dello stesso e non posso che non ringraziare quei docenti che per anni mi hanno formato nell’ambito giornalistico.
Eppure ci sono degli errori di presunzione nel comunicato del PD tuderte.
Prima di tutti si accusa il giornale di una scuola, gestito da docenti di indubbia professionalità, che possa essere in qualche modo pilotato da un Giovane Consigliere comunale. Certamente un ex allievo è una minaccia estremista all’organizzazione scolastica.
Tutta la mia solidarietà ai bravissimi docenti che negli anni si sono avvicendati nella redazione e che ora si vedono messa in discussione la loro autorità e neutralità politica.
Un atto che svilisce e scredita l’intero Liceo e su cui non si può tacere.
Potranno poi verificare i cari amici del PD come non solo io non abbia più da tempo scritto alcun articolo sul giornale ma come non abbia nemmeno né preso parte a riunioni di redazione né ad qualsiasi altra attività nell’ultimo anno.
Forse Informarsi meglio potrebbe essere più utile che attaccare direttamente una importantissima istituzione formativa tuderte sperando di fare qualche torto a qualcuno.
Chiedere non costa nulla ma Informarsi è importante per evitare di dare informazioni circostanziali.
Se si vuole poi fare riferimento a foto di un viaggio di alcuni redattori di sottob@nco a Roma puntualizzo che essi erano invitati come ospiti del Leo Club Todi, associazione con chiarissimo scopi sociali e di beneficenza, per una visita formativa al Palazzo del Quirinale e che io ero lì come Membro del Leo Club. Ma forse per il PD tuderte l’amicizia è un concetto non facile da comprendere quando si riesce solo ad alzare muri politici.
Non chiedo scuse per me e non le voglio. È normale essere criticati in politica.
Chiedo però che arrivino scuse ufficiali e pubbliche alla scuola per fugare questi pericolosi sospetti “che possa influenzare le scelte del giornale e quelle degli studenti e dei collaboratori “