Comunicato stampa PD Todi : ” “LA MIA AMMINISTRAZIONE UN DISEGNO DI NOSTRO SIGNORE E DELLA PROVVIDENZA”: L’OSCENA STRUMENTALIZZAZIONE DEL SINDACO RUGGIANO IN CONSIGLIO COMUNALE “

“Credo davvero nella Provvidenza: nel disegno di nostro Signore abbia deciso di affidare la città a questa gruppo in questo momento non a caso”.
Queste le parole del sindaco Ruggiano pronunciate il 30 dicembre scorso in un frangente del Consiglio comunale dedicato all’autocelebrazione delle proprie (presunte) capacità amministrative e alla discussione del bilancio preventivo.
Rimaniamo francamente sbigottiti di fronte ad una scena siffatta, peraltro svoltasi nella massima assise comunale. Un luogo istituzionale sacro violato da comportamenti e da un vocabolario non consoni al ruolo che si ricopre. Un’oscena strumentalizzazione della fede che offende soprattutto i cattolici e i credenti.
Dalle parole di Ruggiano si evince ancora una volta, dopo le benedizioni “urbi et orbi” dei mesi scorsi, una visione dei rapporti tra fede e politica piuttosto preoccupante. La religione considerata come “instrumentum regni”, come clava da usare sulla testa degli avversari politici. La scarsa considerazione per il principio di laicità, costituzionalmente garantito.
Todi non ha bisogno di “uomini della Provvidenza” o di “unti dal Signore”, ma di persone capaci di servire la propria comunità e il bene comune senza millantare di avere presunti avalli divini.
Come antidoto all’ennesima uscita incongrua del primo cittadino la nostra mente va alla figura di Pietro Scoppola, storico, cattolico democratico impegnato in politica e padre nobile del Partito Democratico. Ecco, noi riteniamo che i credenti impegnati in politica dovrebbe parlare come il professor Scoppola e non come il sindaco Ruggiano:
“la fede (…): scelta personale, non dottrina, ma adesione ad una persona e ad un annuncio, accettazione dell’esperienza del dubbio come condizione della fede stessa”;
“essere laici significa sentirsi partecipi di una comunità umana prima ancora di aderire a un qualsiasi credo religioso.”