” CARO RUGGIANO, ALTRO CHE SOGNO: QUI A FORZA DI CONTRIBUTI A PIOGGIA SI RISCHIA DI SFASCIARE IL BILANCIO ! “
Giustamente orgoglioso del vuoto amministrativo che ha caratterizzato il suo mandato, il sindaco Ruggiano annuncia la sua ricandidatura proclamando di avere “un sogno per Todi” da realizzare, come se non fosse da venti anni in prima fila nella politica tuderte e non avesse (s)governato già un decennio. Con la retorica ruggianiana, ormai, ci abbiamo fatto il callo: d’altronde il primo cittadino, in questi anni, è sembrato più un disco rotto (tra le frasi clou “la vita è bella” e “Todi paura non ha”) che un amministratore impegnato alacremente per il futuro della nostra città.
Tuttavia, ci sfugge quale possa essere il sogno di cui parla il sindaco, visto che la realtà è di tutt’altro avviso assomigliando più ad un incubo. La gestione della spesa comunale e dei contributi alle associazioni, ad esempio, riassume alla perfezione l’agire amministrativo e politico di Ruggiano e dei suoi vessilliferi, tutto proiettato al breve periodo e alla ricerca spiccia del consenso. Cantieri? Lavori pubblici? Progetti di sviluppo? Per carità! Molto meglio le feste e gli eventi per farsi qualche selfie!
Partiamo dal Natale. Il Comune di Todi arriverà a spendere, probabilmente, una cifra vicina ai 100.000 euro per gli addobbi, le luminarie, la pista di ghiaccio, l’albero e il trenino. Per le prime tre cose sono stati già erogati all’associazione culturale Loop ben 45.000 euro di anticipo, mentre il trenino è venuto a costare 6.765 euro e l’albero (tra noleggio, installazione e smontaggio) ben 18.300 euro. Ricapitolando, dunque, sono stati spesi già 70.065 euro dei cittadini tuderti per il Natale. È normale tutto ciò in tempi di enorme sofferenza economica e sociale? Usando più sobrietà la piazza non sarebbe stata ugualmente attraente? Era una bestemmia populista usare parte di queste risorse per provvedimenti di natura sociale (ad esempio per fare fronte al caro energia che sta colpendo drammaticamente i ceti medio-bassi) o per aiutare in modo efficace e permanente le attività produttive del territorio?
Peraltro, emerge anche un’ulteriore questione. Dal 2017 ad oggi la giunta Ruggiano ha reso de facto l’associazione Loop – nata collaborando proficuamente con la scorsa amministrazione di centrosinistra mediante un utilizzo di risorse più contenuto (basti pensare ai 10.000 euro del Natale 2016 per la pista di ghiaccio e la casetta di Babbo Natale) – la monopolista degli eventi culturali tuderti, sovvenzionandola con ben 207.000 euro tra i vari Natale, i tornei di calcetto in piazza ed altre manifestazioni. Tutto ciò può essere oggetto di discussione o chi osa avanzare dubbi deve essere tacciato come “rosicone”, “lamentoso” etc.?
Altra cifra monstre nel bilancio comunale è rappresentata dal monte complessivo dei contributi elargiti alla Rosa dell’Umbria dal 2018 al 2021 (non pochi al di fuori della già esosa convenzione che lega il Comune di Todi alla succitata associazione): un vero e proprio fiume di denaro pari a 218.725,31 euro. Speriamo che anche di questo si possa discutere senza passare per nemici del… “volontariato”.
Da ultimo, i rapporti con l’Associazione Nazione Famiglie Numerose, che ha sostanzialmente egemonizzato le politiche sociali tuderti in questi anni, grazie all’assessora ai traslochi Alessia Marta, con risultati penosi ed una concezione di famiglia del tutto escludente. Prima la convenzione biennale nel 2019-2020 (8.000 euro di contributo massimo) e poi il progetto “Comune Amico della Famiglia” fino al 2022 (20.000 euro di contributo massimo) cui vanno ad aggiungersi altri fondi (vedasi i 3.000 euro concessi il 30/12/2020 con deliberazione di Giunta n. 311).
Danari pubblici spesi bene? Noi non ne siamo granché persuasi. Il bilancio del Comune di Todi non può essere trasformato in un bancomat da strisciare continuamente senza alcuna visione di città. Più che un sogno, dunque, caro Ruggiano, lei – se lo lasci dire – ha incarnato un incubo. Per Todi e per le casse comunali.