
Se poi si vanno ad analizzare le numerose delibere del settore Cultura che hanno finanziato gli incontri conviviali organizzati nell’anno in corso dall’amministrazione Ruggiano si rimane sbalorditi e non si può che pensare subito a “La grande abbuffata”, immortale classico di Marco Ferreri. In pochi mesi sono stati spesi quasi 5.000 euro (per la precisione, 4.440) dei contribuenti tuderti per pranzi e cene nell’ambito di iniziative culturali promosse, patrocinate e finanziate dal Comune di Todi.
Ecco in dettaglio, comunque, l’elenco degli incontri in questione: 1.050 euro per conviviale mostra Barillari; 145 euro per conviviale “Uomini da marciapiede”; 380 euro per conviviale Pomodoro; 175 euro per conviviale Quattrini; 1.025 euro per conviviale in onore del console australiano; 750 euro per conviviale “Todimmagina 2021”; 875 euro per conviviale “Todimmagina 2021” con ospite l’astronauta Paolo Nespoli. Totale: 4.440 euro prelevati dalle casse comunali per eventi ed occasioni mondane tese, molto spesso, a lustrare l’ego dei nostri narcisi amministratori. Peraltro, il paragone con la precedente amministrazione anche su questo versante è impietoso, visto che delibere del genere nello scorso quinquennio non si sono mai viste.
Viene spontaneo chiedersi: sono stati soldi ben spesi? Era necessario addebitare questi costi ai cittadini tuderti? È possibile lasciare senza un euro alcuni importanti servizi comunali e poi scialacquare decina di migliaia di euro in eventi senza la minima programmazione con tanti di pranzi e cene annesse?
Traendo qualche conclusione, la vicenda in questione testimonia ancora una volta come, più che un assessore alla cultura, Todi in questi anni abbia avuto un assessore all’effimero e ai selfie e un sindaco che, liberale a parole, nei fatti ha portato avanti una politica di spesa del tutto dissennata finalizzata ad oliare i meccanismi di consenso. Ecco, noi crediamo che Todi meriti di meglio!