La segreteria del PSI di Todi risponde a Francesca Peppucci

 

Consigliera Peppucci, se la critica alla sua azione politica e a quella della maggioranza che rappresenta la considera un attacco personale, ci dispiace sinceramente, ma continua a non comprendere il senso delle critiche che abbiamo avanzato.
Noi ci limitiamo a rilevare fatti ed atti e poiché riteniamo non rispondano alle esigenze dei cittadini, avanziamo le proposte, che poi riassumiamo in una sola: ridateci il nostro Ospedale come era, anzi riteniamo di poterlo pretendere anche migliorato!
Perché nel momento in cui lei vuol far passare come il mal governo delle sinistre su quanto fatto nella sanità umbra prima del 2019 anno del vostro insediamento, allora lei ignora quanto il Ministero della Salute a firma del Direttore Generale della Programmazione Sanitaria Andrea Urbani ha dichiarato: la Regione Umbria nel 2018, negli Indicatori finali di Qualità ed Efficienza (IQC) era al primo posto avanti all’Emilia Romagna, Marche e Lombardia; le diamo anche i riferimenti nel caso si volesse documentare (005426 del 29.05.2018 GAB-GAB-P).
Ora che state governando voi, a quale posto ci avete fatto relegare?
In merito al suo intervento sull’Ospedale di Pantalla siamo fortemente critici perché nulla rileviamo di quanto è evidenziato e richiesto nella “Nota metodologica applicativa della Delibera recante disposizioni in materia di “Definizione dei criteri di qualità dei Servizi erogati appropriatezza ed efficienza”.
Riteniamo, come abbiamo più volte evidenziato, che il mancato ripristino della completa funzionalità dell’Ospedale di Pantalla sia la conseguenza di uno scontro interno alla maggioranza Regionale condotto da rappresentanti di territori diversi. Nell’ambito di questo scontro lei Consigliera Peppucci, unitamente alla Giunta Comunale di Todi , evidentemente soggiace a logiche politiche che non tutelano gli interessi del territorio tuderte.
Per quali fini prima o poi si scoprirà. Altrimenti dovremmo pensare che non vi sia capacità.
Comunque sia non è giusto che siano i cittadini della Media Valle del Tevere a subirne le conseguenze. Noi continueremo a vigilare ed informare.
E chiediamo una cosa sola: fatti non parole, ridateci il nostro Ospedale!