Comunicato stampa Partito Democratico : ” UN PRESIDENTE COMMISSARIATO CHE NON RISPONDE SUL MERITO DELLE QUESTIONI E LE PICCOLE ECONOMIE FAMILIARI ALLA VERALLI CORTESI “

 

Il presidente di Veralli Cortesi – o chi per lui, visto che voci molto accreditate ce lo descrivono sostanzialmente commissariato da alcuni membri del cda – ha ritenuto di dover prendere posizione rispetto alla nostra quarta interrogazione al sindaco di Todi su ciò che sta succedendo nella residenza protetta cittadina.

L’intervento di Severi sembra quello di chi alla domanda “dove vai?” risponde “son cipolle”. Allora, in attesa della risposta di chi porta la responsabilità di aver nominato l’attuale cda di Veralli Cortesi, puntualizziamo alcune cose.

  1. Nella nostra interrogazione non abbiamo posto questioni di legittimità rispetto alla scelta di premiare i dipendenti amministrativi per una gara conclusasi con l’atto di aggiudicazione definitiva annullato dal Tar Umbria per mancanza dei requisiti dell’aggiudicatario. Piuttosto, abbiamo avanzato dubbi che attingono la mera opportunità: era appropriato premiare chi, con tutta evidenza, non ha svolto correttamente i compiti di controllo e verifica della sussistenza dei requisiti in capo all’aggiudicatario?
  2. Il fatto che, secondo la vigente disciplina, il premio sia stato concordato con le organizzazioni sindacali e autorizzato dal cda non rende automaticamente opportuna la scelta. Anzi, semmai rafforza il quesito da noi posto: è possibile che nel riconoscere il sostanzioso premio economico non si sia fatta una valutazione di merito in ordine agli obiettivi raggiunti? Oppure il cda è lì a fare da passa carte senza fare valutazioni politiche sulla giustezza delle proprie scelte? 
  3. Poiché il Tar Umbria ha certificato la mancanza dei requisiti in capo al primo aggiudicatario assegnando l’appalto alla cooperativa risultata seconda e visto che anche Veralli Cortesi è stata sconfitta nel giudizio avendo il cda deciso di resistere al ricorso di Kursana proponendo motivazioni tutte rigettate dal Tar – ciò è avvenuto per l’errore commesso prima dalla centrale di committenza che non ha rilevato la nullità del contratto di avvalimento, e poi dal funzionario della Veralli che ha aggiudicato in via definitiva la gara – non sarebbe stato più opportuno rivalersi sui soggetti sopra citati delle spese di consulenze e di giudizio sotenute inutilmente dall’ente?  
  4. Ultima questione. Severi, novello leguleio, si spertica nel rassicurare che non ci sia stato alcun danno in questa pessima gestione della gara di appalto. Noi, invece, temiamo che il danno lo abbiano subito gli anziani ospiti della residenza, che in questo ultimo anno hanno visto avvicendarsi due nuovi soggetti a gestire il servizio, il primo dei quali, lamentando l’insufficienza della copertura dei costi, ha messo in discussione la garanzia degli standard di servizio richiesti visto che non aveva i requisiti per svolgerlo. E ciò è avvenuto nella totale assenza di qualsiasi iniziativa da parte del cda!

Per questi motivi, dunque, sollecitiamo il sindaco a chiedere le dimissioni del cda della Veralli Cortesi. 

P. S. Non una parola è stata spesa dal presidente Severi sulla nomina, anche questa poco opportuna (eufemismo), del padre di uno dei componenti del cda a responsabile sanitario della residenza protetta ed, in passato, già presidente dello stesso ente, assurto alle cronache per l’annullamento del bando di gara per la gestione dei servizi della residenza protetta durante il suo mandato. Piccole economie familiari che non sembrano turbare troppo il presidente Severi né, tantomeno, i suoi sponsor politici.