Continua sulla pelle dei tuderti la telenovela della Lega cittadina. Dopo il colpo di teatro dell’abbandono del partito da parte del vicesindaco Ruspolini, annunciato con i toni roboanti della propaganda a cui il “generalissimo” ci ha abituato in questi anni, sono seguiti gli interventi della consigliera comunal-regionale Peppucci e del sindaco Ruggiano.
La prima, a quanto si evince dalle sue dichiarazioni, continuerà a mantenere la doppia poltrona e a fare il doppio gioco di cui è, ormai, espertissima: con Ruspolini a Todi, con la Lega in Consiglio regionale. Come quando, dopo aver votato con tutti gli altri consiglieri di Todi l’ordine del giorno che, su proposta dei gruppi di opposizione, chiedeva la definitiva chiusura dell’area Covid dell’ospedale di Pantalla, si espresse a favore, in Consiglio regionale, della scelta della giunta leghista di trasformare interamente a struttura Covid lo stesso nosocomio.
Il sindaco, invece, sembra come al solito passare lì per caso. Afferma, infatti, che non sapeva bene cosa stesse succedendo nel partito che, insieme a Casapound, ha di fatto egemonizzato la sua maggioranza. Dev’essere andata un po’ come quando, all’avvio della campagna vaccinale, qualcuna (politicamente amica) gli sfilò di sotto il naso il punto vaccinale gestito dalla Usl Umbria 1 spostandolo da Pantalla a Marsciano. Anche in quel caso, forse troppo preso dalle dirette social e dai post che inneggiano alla bellezza della vita, disse di non saperne nulla.
Tuttavia, la manifestazione di gagliardo e virile orgoglio del vicesindaco pone alcune problemi politici evidenti.
In primo luogo, Ruspolini ha rivendicato di essere “de facto” il motore dell’amministrazione comunale, attribuendosi la primogenitura di alcune scelte (dalla politica fiscale alle manutenzioni e ai lavori pubblici, passando per la gestione della pandemia e le politiche di accoglienza). Assessore Primieri, assessora Baglioni, consigliere Nulli: vi fate trattare così a pesce in faccia dal vostro collega vicesindaco? Vi ha praticamente dato degli inetti e accettate questa umiliazione senza colpo ferire.
In secondo luogo, la Lega, primo partito della coalizione, a Todi non ha attualmente rappresentanti dentro le istituzioni. Non è più in giunta non è più nemmeno, ufficiosamente, in Consiglio comunale, visto che sia il fedelissimo Boschi che la consigliera Peppucci stanno con Ruspolini. Un paradosso difficile da occultare. A questo punto sarebbe d’obbligo chiedere le dimissioni del vicesindaco, dei consiglieri comunali sopra citati e un chiarimento politico a chi, pur prendendo un lauto stipendio grazie al fatto di essere stata candidata dalla Lega, dice di stare dalla parte di Ruspolini, che ha definito i responsabili della Lega regionale incapaci e dediti soli ai propri interessi. Ambiguità intollerabili, caro onorevole Caparvi e cara senatrice Alessandrini. Dopo il blitz per l’inaugurazione della sede, per voi pure questa bastonata tra capo e collo.
Insomma, continuano i penosi giochini di potere a spese dei tuderti, privati del proprio ospedale e di un’amministrazione capace di pensare al bene comune. In compenso, però, possono contare su un vicesindaco narciso “ghe pensi mi” (mentre gli altri assessori, sempre secondo i suoi proclami militareschi, si grattano la pancia) e su una rodata doppiogiochista come consigliera regionale e comunale, a cui non interessa nulla della propria città.
PARTITO DEMOCRATICO TODI