“UN SINDACO INCAPACE DI CHIEDERE SCUSA, DALL’ EGO SMISURATO ED INTOLLERANTE ALLE CRITICHE “
Ben conosciamo le doti istrioniche del sindaco Ruggiano, ma mai avremmo pensato di dover assistere a scene come quelle andate in onda ieri nella consueta diretta social del sabato.
Piccatosi perché il Partito Democratico ha osato evidenziare la colossale figuraccia sulla falsa apertura del Pronto Soccorso, il primo cittadino, invece di chiedere scusa, ha preferito fare professione di vittimismo.
Gli suona strano che l’opposizione faccia le pulci.
Ebbene sì, il gioco democratico funziona se, a chi governa, si contrappone un’opposizione che elabora proposte per il bene comune e controlla chi detiene, momentaneamente, il potere. “Fare le pulci”, quindi, caro sindaco, è l’essenza della democrazia.
Ammettiamo di seguirla, sì. Lei è una figura istituzionale che per comunicare usa un canale ufficiale. Parla di salute, vaccini, contagi etc., non possiamo certo disinteressarci. Meno normale riteniamo che un sindaco dica che un servizio come il Pronto Soccorso sia aperto quando questo non è vero, ma questo lei fa finta di non capirlo.
Siamo anche noi persone che studiano, lavorano, si affannano per le bollette e si preoccupano per il futuro dei propri figli. Se la smetta, quindi, di etichettare chi manifesta dissenso verso la sua amministrazione come un “criticone social” che rovescia cattiverie virtuali per sfogarsi. In realtà, sembra proprio lei ad essere un attento esegeta di ogni post che esprime perplessità sulla sua conduzione amministrativa. Ciò vuol dire che trova comunque del tempo da dedicarci.
Peraltro, dovrebbe prestare più attenzione a ciò che scrivono i suoi pasdaran sui social. Ecco, tra le loro fila sì che troverebbe una notevole dose di cattiveria squadristica (condita da un bel pizzico di omofobia, sessismo e negazionismo) e molto poco ecumenismo. La reprimenda a loro no?
Dice di avere uno stile e di non aver mai puntato il dito contro nessuno in politica. Le foto scattate nella scorsa legislatura dal suo studio e pubblicate su Facebook, ad orari e giorni improbabili, per mostrare la Piazza vuota ed incolpare l’amministrazione allora in carica stanno lì a smentirla, ma potremmo fare decine e decine di altri esempi.
Non si permetta, infine, di dire falsità come quella secondo cui avremmo attaccato i volontari del centro vaccinale. In tutti i documenti prodotti sulla vicenda abbiamo sempre sottolineato la vicinanza a questi operatori, ringraziandoli per il servizio prezioso svolto verso la propria comunità cittadina. Pensi che tra le loro fila ci sono pure numerosi nostri iscritti ed elettori. Lei non è il paladino del Bene e la sua parte politica non ha certo il monopolio su di esso. Crediamo, anzi, che i volontari del centro possano essersi sentiti più offesi dal fatto che, nella sua maggioranza, c’è chi liscia il pelo ai negazionisti.
Lei si definisce, sovente, un “uomo del fare”. Sicuramente, in questi quattro anni, ha tagliato decine e decine di nastri di opere lasciate in eredità da chi c’era prima. Per il resto, invece, molte chiacchiere, un mare di egocentrismo e la totale incapacità di chiedere scusa quando si sbaglia.