È con grandissimo orgoglio e con una palpabile emozione che, ieri, abbiamo appreso la notizia dell’approvazione, da parte della Soprintendenza, del progetto di realizzazione della nuova risalita del parcheggio di Porta Orvietana.
Il parere favorevole, con prescrizioni, comunicato ieri, porta il numero di protocollo n. 1281 del 27 Gennaio 2021.
Come tutti sanno, l’ascensore inclinato è stato un tema sul quale da quasi trenta anni la città si è interrogata nel tentativo di poter risolvere, in maniera definitiva, il tema della risalita al centro storico.
Anche in questa legislatura è stato uno degli obiettivi principali, sul quale tutta l’Amministrazione ha lavorato con impegno e determinazione, insieme agli uffici tecnici, guidati dall’Assessore Moreno Primieri e dall’Architetto Silvia Minciaroni.
L’intervento progettato consiste nella realizzazione di un impianto di risalita verticale, collocato ad opportuna distanza dall’impianto esistente e ai margini delle aree interessate da antichi crolli, in modo da collegare la circonvallazione al centro storico in corrispondenza di Via Termoli.
Un ascensore a due cabine indipendenti che permetteranno di trasportare complessivamente fino a dodici persone con una capacità giornaliera di far salire e scendere fino a 20.000 persone.
La Torre degli ascensori prevede una struttura in acciaio brunito e opacizzato, con un basamento rivestito da grandi lastre lapidee.
Adesso, finalmente, dopo un lungo iter progettuale, siamo pronti per partire.
La parte finanziaria ha avuto già l’assenso della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale, con l’istruttoria già avviata per un mutuo complessivo di circa 700.000 euro che si andrà ad aggiungere alla somma già concessa, a titolo di finanziamento, dalla Regione dell’Umbria, per un intervento che avrà un costo complessivo di circa 1.700.000 euro.
La realizzazione del nuovo impianto di risalita potrà far davvero cambiare il volto della città, perché l’anno prossimo avremo la possibilità di spostare a Porta Orvietana il terminale capolinea di tutti gli autobus del cento storico, compresi quelli scolastici e rivitalizzare tutta l’area della cosiddetta Valle Bassa, con un collegamento diretto anche per la zona del Nido dell’Aquila.