Il primo cittadino ricorda che già dal 20 gennaio sono state chiuse scuole e aree pubbliche
Botta e risposta tra il Sindaco di Fratta, Gianluca Coata, e l’assessore alla salute della Regione Luca Coletto. Sulla ventilata possibilità che Fratta Todina passi a zona rossa, Coata interviene con una nota stampa. “Intendo precisare che gli abitanti di Fratta Todina sono 1841, quando arriveremo a 100.000 abitanti potremmo discutere dei parametri applicati dalla Regione Umbria. La percentuale dei positivi rispetto alla popolazione di Fratta Todina, è del 1.79% poiché dalle comunicazioni ufficiali della USL Umbria 1 nel comune sono presenti 33 persone positive compresi i bambini della scuola elementare già chiusa con ordinanza del 20 gennaio, conseguentemente è stata predisposta anche la chiusura delle aree pubbliche”.
“Credo che il buon senso sarebbe stato quello di avvisare i sindaci della Media Valle del Tevere sulle decisioni che la Regione intende prendere nei prossimi giorni, prima di dichiarare pubblicamente ai media gli eventuali provvedimenti esposti dall’Assessore Coletto e dal Direttore Dario” – attacca Coata -. “Reputo veramente scorretto questo sistema di lavoro nei confronti di chi sta lavorando per la tutela della salute dei propri cittadini. Mi sarei aspettato, come accaduto in passato, per temi riguardanti la sanità in particolare l’Ospedale della Media Valle del Tevere, un confronto con la Regione e con i sindaci interessati per giungere ad una soluzione condivisa”.
Il primo cittadino frattigiano aggiunge che “le dichiarazioni dell’Assessore e del Direttore hanno provocato un ulteriore allarmismo tra la popolazione di Fratta Todina: “molti cittadini mi hanno contattato telefonicamente esprimendo sconcerto per le dichiarazioni della Regione chiedendo inoltre rassicurazioni sull’andamento dei contagi nel Comune”.
Coata fa sapere, in conclusione, che è stato raggiunto un accordo con tutti i Sindaci degli altri Comuni a rischio zona rossa per discutere, in videoconferenza, sul da farsi e per l’applicazione di ulteriori misure di contenimento dei contagi.