Partito Democratico

“CHE COSA STA SUCCEDENDO ALLA VERALLI CORTESI ?”

Apprendiamo, con molta preoccupazione, quanto sta accadendo presso l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Letizia Veralli, Giulio ed Angelo Cortesi, che, da oltre 100 anni, offre assistenza ad anziani e a persone non autosufficienti. E’ del 29 Aprile 2020 la decisione di indire una procedura aperta – da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa – per la gestione dei servizi relativi alla residenza protetta, il cui contratto è in scadenza al prossimo 01 Luglio 2020. Da quel 29 Aprile, il caos. Viene indetta una gara con scadenza 23 Giugno 2020, ma, è ben noto, che procedure di gara di questo tipo richiedono accurate visite dei luoghi interessati, in modo tale da garantire agli operatori economici interessati di prendere conoscenza di tutte le informazioni per presentare le offerte. E allora, subito, ci domandiamo se questo sia opportuno viste le misure sanitarie in essere a causa della pandemia da Covid-19, particolarmente limitative, giustamente, in strutture che ospitano persone anziane non autosufficienti. E, infatti, la scadenza per la presentazione delle domande viene prorogata al 23 Luglio 2020. Finita l’odissea? Assolutamente no. Il 25 Maggio 2020, all’attuale appaltatore veniva richiesto di continuare ad espletare i servizi attualmente gestiti con una proroga tecnica di due mesi, ma, dopo una corrispondenza a suon di protocolli, ecco la determinazione finale, con la quale si apprende che l’attuale appaltatore ha dichiarato l’indisponibilità accettare la proroga tecnica e che l’ APSP Letizia Veralli, Giulio ed Angelo Cortesi procede all’affidamento diretto dell’appalto dei servizi relativi alla residenza protetta per 122 giorni, tempo necessario per espletare la procedura di gara.

E allora ci domandiamo: in questa situazione di emergenza – in cui la cura e l’assistenza delle persone più deboli, è quanto mai importante-come mai l’amministrazione dell’ APSP sta gettando nell’incertezza la struttura, con la prospettiva che in pochi mesi ci sia un avvicendamento, per la gestione dei servizi relativi alla residenza protetta, di 3 diversi soggetti? E, inoltre, questa procedura di affidamento diretto è in grado di garantire la sicurezza per gli ospiti della residenza protetta nonché le lavoratrici e i lavoratori – che tanto abbiamo osannato e chiamato eroi durante i mesi di lockdown – che nei prossimi mesi potrebbero trovarsi ad affrontare una situazione di profonda incertezza?

 

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