“Todi avrà il suo Natale con tanto di addobbi, albero e pista di ghiaccio…” L’amministrazione “ha deliberato la concessione di un acconto di €. 25.000”

 

Sta per scattate il countdown della fase 2 dell’emergenza Covid-19,  che, se allenterà in modo parziale e graduale il lockdown, ci restituirà ancora poca libertà e nessuna certezza sul futuro. Il decreto, che entrerà in vigore il prossimo 4 maggio, è solo una tappa di un iter che, allo stato, è bello lontano dall’essere definito.
La sperimentazione di soluzioni efficaci per il contenimento del contagio obbliga alla prudenza ealla fissazione di obiettivi a breve termine. Pesa, inoltre, quanto affermato dal consigliere scientifico del Ministero della Salute sulla previsione di nuova ondata di contagi in autunno.
Stando così le cose, al momento, non è possibile fissare una data per il ritorno alla normalità in sicurezza.

Di ciò non sembra curarsene il Sindaco Ruggiano che, dopo aver interpellato qualche oracolo o fatto semplicemente affidamento sul suo ottimismo, ben espresso dal motto “la vita è bella”, ha già confermato che, anche nell’anno del coronavirus, Todi avrà il suo Natale con tanto di addobbi, albero e pista di ghiaccio.
Ne è talmente sicuro che, unitamente alla sua Giunta, il 9 aprile scorso, ha deliberato la concessione di un acconto di €. 25.000 sul contributo per la realizzazione di un evento che, ad oggi, è del tutto incerto.

Chi può dire che a Natale il lockdown, il distanziamento sociale, le restrizioni alle libertà democratiche saranno solo un brutto ricordo?
La deliberazione lascia di stucco per la sua evidente inopportunità ed intempestività e pone forti dubbi sulla reale volontà dell’amministrazione di centro destra di gestire la res pubblica ricercando sempre il bene comune, a vantaggio dell’intera comunità.

È, infatti, del tutto illogico e perfino dannoso l’aver destinato cospicue risorse pubbliche ad un evento ludico in un momento di grave difficoltà che mette a rischio perfino la sopravvivenza delle attività commerciali e produttive tuderti e la capacità reddituale di tanti cittadini.

L’emergenza Covid-19 ha, infatti, già prodotto danni enormi nel settore economico della nostra città, a vocazione prevalentemente turistica, ed in attesa di una ripresa effettiva, che si preannuncia lenta e ancora molto lontana, chi ci amministra dovrebbe, innanzitutto, occuparsi delle necessità, integrando o predisponendo tutte quelle misure di sostegno e di aiuto economico a favore di chi si trova in difficoltà.

I provvedimenti che l’amministrazione comunale ha fin qui adottato non sono sufficienti ed altri, pertanto, ne dovranno fare seguito, magari anche con il sacrificio di quegli eventi e manifestazioni che, adesso, appaiono superflui e secondari. È una questione di scelta. Una politica orientata al bene comune sa individuare  le priorità nel rispondere ai bisogni concreti della comunità.

A quanto pare l’amministrazione di centro-destra anche nell’ emergenza straordinaria continua a ricercare il consenso  elettorale per garantirsi la continuità di quel potere che utilizza il metro della convenienza e della tutela degli interessi particolari a discapito delle esigenze della collettività. È, ormai, fin troppo evidente che la politica messa in campo da Ruggiano e dai suoi alleati di centrodestra non è diretta a difendere il territorio ma, piuttosto, a gestire e conservare il potere, in perfetto allineamento con chi comanda anche quando comporta il sacrificio degli interessi dei cittadini.

È accaduto ieri con il tribunale accadde oggi con l’ospedale della MVT. Il tardivo intervento di Ruggiano a tutela  dell’ospedale di Pantalla è stato flebile, non incisivo, provocato esclusivamente dalle vibranti proteste che si sono levate da più parti, anche da importanti esponenti del centrodestra. Non una parola è stata, ad esempio, pronunciata sulla richiesta, inoltrata da alcuni esponenti umbri della lega, all’Assessore regionale alla Sanità, di riattivare a Castiglione la chirurgia del Trasimeno e di Pantalla.

Ormai, purtroppo, siamo abituati alla difesa a parole che ci propina il centrodestra. È certamente più facile occuparsi di comunicazione e mettersi sotto i riflettori piuttosto che impegnarsi, in modo concreto, in una battaglia abbracciata, in modo trasversale, dai tuderti.

Forse è un déjà-vu. Mi sembra di rivedere il Sindaco Ruggiano impegnato, insieme agli avvocati, alla popolazione e agli altri sindaci della MVT, nella difesa del nostro tribunale e, contemporaneamente, andare a braccetto con l’autore dell’ accorpamento con il Tribunale di Spoleto e, guarda caso, anche suo referente politico.