Rette asili nido, l’assessore Marta: “sono circolate notizie infondate, non ci sarà nessun aumento”

 

“Sono circolate in questi giorni notizie infondate, ed allarmate, circa un paventato aumento delle rette per la frequenza dell’asilo nido comunale di Todi. È opportuno fare chiarezza e spiegare alle famiglie che cosa è successo e cosa succederà nei prossimi mesi.

Dal primo gennaio 2020 è subentrata una nuova cooperativa nella gestione del servizio all’infanzia comunale. L’assessorato alla scuola e l’amministrazione comunale si sono impegnati per fare in modo che la ripresa dell’attività scolastica dopo la pausa natalizia non subisse ritardi e dunque nei giorni a cavallo dell’inizio di gennaio, tutte le energie sono state spese per fare in modo che gli aspetti tecnici della nuova gestione fossero a posto, grazie al grandissimo impegno degli uffici comunali e la professionalità ed affabilità delle educatrici che hanno permesso di avere una perfetta continuità del servizio.

C’è stato nel frattempo un errore di comunicazione che ha generato un allarme tra le famiglie a causa di un paventato aumento delle rette. Sono circolate cifre che, giustamente, hanno suscitato preoccupazione.

Ma la realtà è molto diversa. Le rette vengono infatti definite dalla giunta municipale che decide quale quota del servizio mettere a carico del bilancio comunale e quale la compartecipazione delle famiglie. Vero è che in tutti questi anni le tariffe non sono state ritoccate in alcun modo, nemmeno per quel che riguarda i legittimi adeguamenti Istat e da un ventennio il servizio non aveva beneficiato di alcun adeguamento rispetto alle emergenti esigenze delle famiglie.

Alla luce di tutto, se anche incrementi ci saranno, il costo del servizio per le famiglie non avrà dunque alcuna variazione visto che il Comune di Todi ha stabilito – fin dall’inizio della nuova gestione – di farsi carico degli adeguamenti normativi, in questo intervallo di tempo. D’altronde l’amministrazione ha dimostrato sin dal suo insediamento il massimo interesse per il funzionamento di tale servizio garantendo inoltre un’accessibilità mai avuta prima.

Ricordiamo infatti che già lo scorso anno si era provveduto ad applicare uno sconto del 30% sulla retta del 2° figlio, un’apertura serale mensile, dalle 19:30 alle 22:30 per lasciare una serata di libertà ai genitori, il servizio di counseling genitoriale, il posticipo dell’orario d’uscita di mezzora, ovvero dalle 15:00 alle 15:30 e l’incremento di 5 unità dei bambini accolti al nido del Broglino, cosa che ha determinato per il secondo anno consecutivo l’esaurimento delle liste d’attesa.

A queste integrazioni del servizio, tutte a carico del bilancio comunale, si aggiunge l’ampliamento dell’offerta dei servizi alla prima infanzia con l’istituzione del Centro Bambini e Famiglie, a cui possono accedere gratuitamente tutti i bimbi di età compresa tra 18 mesi e 5 anni.

Va infine ricordato che la retta dell’asilo nido comunale tuderte è ampiamente inferiore alla media regionale di 308€, quando la fascia corta di frequenza è fino alle 14:30, e che gli asili nido comunali soddisfano l’intera domanda del territorio arrivando addirittura ad ospitare bambini dei comuni limitrofi, quando la media umbra di copertura del fabbisogno non supera il 33%.

“Asili nido e partecipazione delle donne al mondo del lavoro sono temi strettamente legati”, dichiara l’Assessore alle Politiche educative Alessia Marta. “Aumentare l’occupazione femminile era l’intento esplicito degli obiettivi di Barcellona, stabiliti dall’Ue per ampliare l’offerta di servizi prima infanzia. Abbiamo fatto nostri questi obiettivi fin dalla campagna elettorale perché crediamo che i asili nido occupino una funzione sociale molto rilevante, offrire questo tipo di servizio alle famiglie funge da potente incentivo alla crescita demografica e all’occupazione femminile, e per esteso alla parità di genere nonché a una migliore condizione economica del nucleo familiare. Questo dovrebbe essere fatto in particolar modo in Italia, dove l’occupazione femminile è rimasta tradizionalmente indietro, e il calo demografico é allarmante”.