Comunicato stampa dell’Assessore Primieri “Stato di completo abbandono della FCU”

 

Come ormai noto è dal settembre 2017 che la Ferrovia Centrale Umbra viaggia su un binario morto e le sue infrastrutture sono letteralmente abbandonate.

Sulla tratta Perugia – Ponte San Giovanni – Terni nessuno sa quando e se inizieranno i lavori di ripristino e ammodernamento, meno ancora se un giorno  riprenderà la circolazione su tutto il tratto ferroviario.

Nell’indifferenza generale ho potuto constatare che la Stazione di Todi – Ponte Rio versa in una condizione di abbandono che spezza il cuore, con sterpaglia cresciuta tra i binari e alcuni vani, come la sala d’aspetto, esposti ad ogni tipo di vandalismo.

Quello che oggi tutti si chiedono è come sia stato possibile abbandonare completamente la tratta ferroviaria, non facendo manutenzione straordinaria per quasi 10 anni consecutivi, abbandonando binari e stazioni al loro destino. Nel frattempo però, nell’imbarazzo della chiusura della tanto sbandierata metropolitana di superficie dell’Umbria, i flussi di denaro tra la Regione Umbria, Umbria Mobilità ed ora Bus Italia non si sono mai fermati.

In pratica si sono fermati i treni, sono state abbandonate le infrastrutture (binari, caselli e stazioni) ma è continuato il versamento di soldi pubblici per circa 4,5 milioni di euro l’anno nelle casse di Bus Italia.

Dalle dichiarazioni dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti i lavori sulla tratta Perugia-Terni sarebbero dovuti già iniziare da tempo, invece, non solo è tutto fermo, ma addirittura anche stazioni intermedie ed importanti come quella di Todi – Ponte Rio sono nel completo abbandono.

Pertanto, ad oggi, non è dato capire quando i lavori avranno inizio e che tempi di realizzazione si prospettano. Speriamo solo che RFI ci metta al più presto le mani e che nel frattempo avvii almeno una minima manutenzione ordinaria alle principali stazioni.

Non può essere più tollerato il depauperamento del patrimonio collettivo, soprattutto in periodi come questo dove le finanze pubbliche sono sempre più ridotte all’osso.

L’ultima considerazione riguarda i tempi di intervento, infatti, il passare del tempo disabitua gli utenti dall’usare il treno come mezzo di trasporto e si rischia di continuare a buttare soldi pubblici per ammodernare un servizio che rischia di essere vanificato per il futuro dei cittadini Umbri.