Comunicato stampa : “Note d’estate” 2019

 

Siamo felicemente giunti alla quinta edizione della rassegna “Note d’estate” organizzata dalla sede locale della Gioventù Musicale d’Italia.

Il primo concerto in collaborazione con la GMI ha avuto luogo a Todi il 13 dicembre 2013. Nel 2014 è stata organizzata la prima rassegna musicale col titolo “Astri nascenti” in parallelo con quella prevista dalla locale Scuola Comunale di Musica. Nello stesso anno è stato proprio il Comune a suggerire una collaborazione tra l’Amministrazione, la Gioventù Musicale e la Scuola di Musica (diretta allora da Stefano Giardino).

La Gioventù Musicale d’Italia, fondata a Milano nel 1952, è la sezione italiana della Fédération Internationale des Jeunesses Musicales, un’organizzazione creata a Bruxelles nel 1945, di cui fanno parte più di 40 Paesi in tutto il mondo, con lo scopo comune di diffondere la musica presso i giovani, senza distinzioni di cultura, razza, lingua. Avvicinare il pubblico dei giovani e dei giovanissimi alla conoscenza degli aspetti più veri della musica, e della musica “classica” in particolare, è un compito reso ancora più attuale dalla necessità di salvaguardare e trasmettere alle nuove generazioni un inestimabile patrimonio di civiltà e cultura.

Fondamentale per la realizzazione della nostra rassegna è sempre stato il contributo delle amministrazioni comunali che pur alternandosi alla guida della città non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno: abbiamo avvertito in particolare la premura costante e graditissima dell’attuale assessore alla Cultura, il dott. Ranchicchio.

Consci dell’importanza della diffusione della musica classica in tutto il territorio italiano, nostro desiderio è sempre stato quello di dare alla città di Todi una stagione musicale che durasse tutto l’anno, anche se con le attuali risorse economiche un sogno del genere non è facile realizzare.

Quest’anno per la prima volta abbiamo deciso di organizzare concerti anche durante l’inverno e la primavera anche perché già con le passate edizioni c’eravamo spesso spinti fino all’autunno inoltrato.

A gennaio abbiamo avuto l’opportunità di ospitare un trio che doveva registrare un cd proprio in quel periodo. L’occasione ci ha permesso di avere a condizioni economiche molto vantaggiose un trio di grande qualità, composto dal violinista Alberto Mina, primo dei secondi violini dell’Orchestra di Santa Cecilia, Carlo Onori, concertino del violoncelli nella medesima orchestra, e il bravissimo pianista Michele D’Ambrosio, titolare della cattedra di Pianoforte al “Morlacchi” di Perugia. Ci hanno proposto un programma eccellente che aveva il suo punto di forza nel grande trio op. 100 di Schubert (brano abbastanza noto perché utilizzato da Stanley Kubrik nella colonna sonora del film Barry Lindon).

Il 16 marzo avremo ospite la violinista Laura Marzadori, accompagnata al pianoforte da Olaf Laneri, una ragazza  che a soli 25 anni ha vinto il concorso internazionale per primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano con giudizio unanime della commissione presieduta da Daniel Barenboim; in questo ruolo ha lavorato con i più grandi direttori al mondo.

Il 26 giugno avremo ospite il ventitreenne pianista coreano Sae Yoon Chon che è stato il primo pianista asiatico a vincere il prestigioso Concorso di Dublino nei trent’anni di storia di questa competizione. Ha iniziato a suonare all’età di cinque anni e da allora ha preso il via una carriera internazionale che lo ha portato a suonare nelle sale e nei festival di tutto il mondo.

Il 25 luglio invece avremo ospite il Duo Narthex composto da due artisti umbri, Maria Chiara Fiorucci all’arpa e Andrea Biagini al flauto. Eseguiranno un programma dal titolo “Trasfigurazioni”, un progetto che, nato dal desiderio di allontanarsi dalle tradizioni senza per questo prescinderne, presenta un’immagine inedita del duo flauto ed arpa.

Il 1° agosto sarà la volta del chitarrista serbo Vojin Kocić, vincitore del Concorso Michele Pittaluga di Alessandria che grazie alla sua musicalità, al suo modo di suonare espressivo, al virtuosismo nell’interpretare il repertorio della musica per chitarra dal Rinascimento al XXI secolo, è oggi una delle figure più interessanti della scena chitarristica internazionale.

Infine, l’ultimo concerto vedrà protagonista il duo composto da Giammarco Casani, clarinetto e Stefano Giardino, pianoforte, con un programma dedicato al repertorio francese. Casani è stato primo clarinetto dell’Orchestra Sinfonica di Roma ed ha al suo attivo un’intensa carriera come solista. Stefano Giardino, curatore della rassegna insieme a Lucia Mencaroni, oltre ad avere al suo attivo una ricca carriera concertistica, è stato per molti anni direttore della Scuola di musica di Todi dove tuttora ricopre una delle cattedre di pianoforte. Il duo ha registrato un cd dal titolo “Il clarinetto in Francia nel ’900”.

Siamo particolarmente soddisfatti,quest’anno, di riuscire a presentare un ventaglio variegato di strumenti e di ensemble, superando l’assetto tradizionale che vede una quasi inevitabile egemonia del pianoforte.