Confcommercio e Federalberghi al Consiglio grande di Todi: “Subito un progetto per la città”

 

“Non possiamo parlare di varchi elettronici e di arredo urbano senza affrontare nel suo complesso il problema della mobilità. Non si può parlare di mobilità, senza prima definire un progetto complessivo per la città di Todi. E’ da questo che dobbiamo partire”.  Così ha esordito la presidente di Confcommercio Todi Nunzia Frustagatti, nel suo intervento al Consiglio grande organizzato dall’amministrazione comunale di Todi.

“Gli imprenditori di Confcommercio e Federalberghi – ha proseguito la presidente Frustagatti – vogliono sapere dall’amministrazione comunale quale sia il progetto per la città di Todi.

La domanda che ci dobbiamo porre non è varchi sì o varchi no, ma: quale città vogliamo? Vogliamo una città viva, facilmente accessibile e fruibile, ricca di servizi per i cittadini e per i turisti? Vogliamo un museo a cielo aperto, bello ma spento, senza quella vita di comunità che è uno dei motivi per cui i turisti amano i nostri borghi e i nostri territori?

Confcommercio Todi non ha dubbi, a questo proposito.

Dobbiamo riflettere e costruire, con il contributo di tutti, un progetto per Todi:  dobbiamo parlare della città intesa nella sua globalità, partendo da una politica di ripopolamento, che ha molto a che fare con la mobilità.

Anche su questo fronte abbiamo le idee chiare e le abbiamo già espresse più volte. Un progetto per la mobilità deve affrontare e risolvere alla base il problema che, tutti i giorni, i cittadini devono affrontare per raggiungere il centro storico di Todi.

Venire in centro storico a Todi è infatti, ormai, un problema. Non è più un piacere!

E’ un problema per chi deve venire in centro per usufruire dei servizi pubblici che sono tutti in centro. E’ un problema per chi deve andare a scuola. E’ un problema per chi vuole venire in centro per fare il giretto in Piazza; per chi vuole andare per negozi, al bar o al ristorante.

Se oggi parliamo di varchi elettronici e di arredo urbano, vuol dire che stiamo partendo dal verso sbagliato. Stiamo andando nella direzione contraria rispetto a quella che dovremmo imboccare.

Secondo voi, è ragionevole e opportuno attivare varchi elettronici, o dissuasori in via Ciurnelli, prima di risolvere il problema dei parcheggi e dell’ascensore?

Un anno fa – ha incalzato la presidente di Confcommercio – ci fu detto che sarebbe partito il progetto per il raddoppio dell’ascensore e che i lavori sarebbero stati eseguiti entro il 2018. Oggi, 23 gennaio 2019 con l’ascensore ancora una volta fermo, a che punto siamo?

Confcommercio Todi vuole che da subito, da domani, si trovi il modo che consenta alle persone, cittadini e turisti, di raggiungere il centro storico facilmente e in pochi minuti, e che si parta con un progetto serio per una soluzione definitiva per l’impianto di risalita.

Poi, ma solo poi, possiamo parlare di misure di chiusura al traffico del centro storico, di varchi elettronici, dissuasori e zone pedonali.

Ora l’amministrazione comunale deve ascoltare la voce degli operatori economici, dei cittadini, delle famiglie.

Ci vuole un progetto complessivo per la città, per ripopolarla e renderla viva, un progetto che comprenda anche gli interventi per risolvere alla radice i suoi problemi di mobilità.

Non vogliamo che Todi diventi una città museo. Vogliamo che resti una città viva, quella che tutti amiamo!”