COMUNICATO STAMPA : “Continuano ed aumentano i disagi del servizio anagrafe di Todi”

 

Continuano ed aumentano i disagi del servizio anagrafe di Todi. In particolare voglio testimoniare come funziona l’ufficio di Pantalla, dal momento che , avendo un mio familiare necessità di un certificato anagrafico, mi sono rivolto allo stesso. Ufficio che, va ricordato, per anni (oltre venti) è stato aperto due volte a settimana e che, oggi, è stato ridotto ad una. Sentito il dipendente comunale presente nell’ufficio di Pantalla, cui si chiedevano informazioni sulla documentazione, lo stesso riferiva di non poterlo rilasciare direttamente, ma che avrebbe esclusivamente raccolto la richiesta e che nei giorni successivi si sarebbe potuto ritirare il certificato. Lasciati i miei recapiti, il giorno successivo, via e-mail, mi veniva inviato il certificato dal costo di 0,26 centesimi per diritti di segreteria, cifra da pagare tramite bollettino postale o bonifico bancario. Pertanto il cittadino si trova costretto a recarsi presso l’ufficio postale o presso la propria banca, per pagare 26 centesimi ( commissioni escluse!) . Va anche detto che il sottoscritto, avendo una mail e la capacità di usare il computer, ha ricevuto a casa il certificato richiesto. Ma se al mio posto ci fosse stata una persona anziana o qualcuno che non avesse la possibilità o capacità di avere una e mail, questa sarebbe stata costretta a recarsi presso gli uffici del centro storico o ad aspettare una settimana. Così vengono gestiti i servizi comunali oggi. Racconto questo fatto solo perché ritengo incredibile come l’amministrazione comunale possa consentire che un servizio fondamentale come quello dell’anagrafe sia stato ridotto così. Ovviamente ritengo che le responsabilità siano esclusivamente politiche, conoscendo la serietà e la professionalità di chi vi opera da dipendente. Ma è evidente che le scelte politiche sulla nuova riorganizzazione del personale non consentano un buon servizio al cittadino. Questo lede i dipendenti, che si sentono in difficoltà verso il cittadino, lede i cittadini, che rappresentano questioni personali a soggetti evidentemente non titolati, senza, tra l’altro, ottenere risposte rapide e lede l’immagine del Comune di Todi. Da ex amministratore comunale e da cittadino, ritengo tutto questo inaccettabile.

Claudio Serafini