L’ appuntamento del 18 novembre, oltre che per navigare sul Battello Fluviale più lungo d’Italia pranzando a bordo, sarà un’ occasione unica e speciale per conoscere un artista dal complesso e poliedrico percorso lavorativo, iniziato mezzo secolo fa, e che si è tradotto in immagini, sculture, modelli navali ed architettonici dove il comune denominatore è rappresentato dall’acqua. Avremo infatti l’onore e il privilegio di ospitare a bordo della motonave Stefano Benazzo, fotografo, scrittore, scultore, modellista navale e architettonico ed esperto di Relitti sui fiumi e sui mari. Ci verranno raccontate vere e proprie “Storie di Mare” attraverso un viaggio nel tempo per mantenere alta l’attenzione e il rispetto nei confronti dei resti di navi, consentendo loro di rimanere in vita, e permettendo di far rivivere coloro che su queste navi hanno navigato. Si tratta di aprire il cuore e di ritrovare la nostra capacità simbolica per raggiungere ciò che è nascosto…immaginando e sognando…ed guardando a queste “Storie di Mare” come a delle vere e proprie “Storie d’Amore”. Le strutture fotografate dall’artista sono condannate ad una morte lenta ma sicura. Non saranno più le stesse fra alcuni anni e scompariranno forse del tutto. Ecco perché ricordarle, ecco perché immortalarle. Queste navi spiaggiate sono un monumento ad alcune caratteristiche uniche dell’uomo: ingegno, iniziativa economica, spirito di avventura, e testimoniano la capacità degli architetti navali, dei cantieri, degli armatori, degli equipaggi. Dobbiamo quindi almeno fissarne le immagini per le future generazioni, prima che siano irrimediabilmente distrutti dagli elementi.
Nel corso dell’uscita a bordo della Stradivari, verranno inoltre presentate attraverso un percorso itinerante all’interno della Motonave, le opere dello scultore Fausto Daolio. Si tratta di vere e proprie opere della Natura, definite da importanti critici d’arte italiani le “Sculture dell’Acqua del Po”. In pratica sono ritrovamenti di legname spiaggiato sulle rive del Fiume (per lo più “radici”) che nel corso del tempo hanno subito modellamenti particolari a seguito dell’erosione causata da vento, acqua e sabbia.