Pianta Organica e dichiarazioni del PD

 

 

 

 

 

 

Un vecchio adagio recita “sbagliare è umano ma perseverare è diabolico”. Potrebbe essere solo
questa la risposta ad alcune forze di opposizione della città e del paese che in questi giorni sono
ritornati su un argomento già più volte discusso ed approfondito in ogni sede. Posso capire che i
politici locali sono spiazzati nel vedere che agli annunci seguono i fatti, mi dispiace ma se ne
dovranno fare una ragione perché questo è il nostro modo di amministrare la città e il paese.
Bene il tentativo di illustrare le norme che regolano la vita amministrativa, finalmente quando avrò
bisogno di un parere sul diritto amministrativo saprò a che rivolgermi. Tuttavia le loro
argomentazioni, oltre ad essere fuori luogo, sono politicamente irrilevanti e dimostrano che chi è
abituato a vivere in un mondo di sogni, molto spesso confonde la fantasia con il mondo reale.
In poche parole, contrariamente a quanto afferma il partito di opposizione la riforma della pianta
organica è stata portata avanti ascoltando tutti i soggetti interessati ed è stata condivisa con i
rappresentanti sindacali del comune, forse è vero che non è stata condivisa con la forza di
opposizione, ma questo fa parte di un modo vecchio di far politica, detto anche consociativismo, che
non appartiene alla nostra visione della politica. I maestri del diritto amministrativo dimenticano di
ricordare che la riforma della pianta organica è una delle funzioni del sindaco e della giunta che non
necessitano dell’approvazione in consiglio. Il lavoro fatto dalla maggioranza e dal Vice sindaco
Ruspolini non solo è coerente con le normative attuali, ovviamente se ci saranno delle modifiche al
quadro normativo saranno prese le dovute decisioni. Dunque, invitiamo le forze di opposizione a
scendere dalla cattedra di improbabili censori della scelte politiche e di svolgere il ruolo di
opposizione e mi scuserete se fin ora non ho visto niente che assomiglia ad una opposizione seria in

consiglio comunale, ma solo discussioni e cavilli sul regolamento del consiglio; come dire discutiamo
dei regolamento perchè sul merito non sappiamo cosa dire.

Lega Umbria Todi
Antonio Aiello