
«Adesso “un cittadino”», aggiunge la Sensini Passero, «non si sa chi e a quale titolo pretenderebbe rassicurare la nostra comunità, facendo pubblicare analisi senza alcun riferimento (il suo nome e cognome, il luogo e l’ora del prelievo del campione di acqua, il laboratorio che avrebbe effettuato le stesse analisi, ad esempio). Invece le sue analisi sono “ignote” e, dunque, prive di qualunque significato».
«Il privato cittadino che tenta – essendone un simpatizzante – di difendere amministratori silenti e chiusi nelle loro stanze», conclude la leghista, «indirettamente, ci informa pure che egli innaffia l’insalata e i pomodori del suo orto con l’acqua inquinata del suo pozzo. Libero di farlo. La Lega continua a chiedere chiarezza a tutela della salute pubblica all’amministrazione comunale, visto il comportamento contraddittorio e tentennante del sindaco, pure sulle sue stesse ordinanze e, dunque, sulle sue stesse decisioni. Quello che conta, infatti, è che l’acqua dei pozzi privati in questione torni a essere potabile quanto prima. Che i nostri amministratori ci dicano come e quando».