IL DECORO URBANO RITORNA AL CENTRO DEL DIBATTITO POLITICO.

 

Comunicato stampa Cittadini Protagonisti – Todi.

Dopo l’esperienza del primo mandato Ruggiano in cui si attribuì una delega specifica al consigliere di maggioranza Mario Epifani, in questi giorni si è tornato prepotentemente a parlare di decoro urbano. Lo spettacolo poco edificante di vetrine chiuse e trascurate che interessa buona parte del corso principale della nostra città è sotto gli occhi di tutti. Floriano Pizzichini, consigliere di minoranza di Todi Civica, ed i Tuderti Cinque Stelle hanno avanzato delle proposte per porre rimedio all’ attuale stato di degrado. Il primo lo ha fatto presentando una mozione in consiglio comunale, gli altri, non avendo rappresentanti nella massima assise cittadina, hanno presentato una loro proposta agli assessori Ranchicchio e Marta.

 

La prima proposta suggerisce di applicare dei pannelli rigidi removibili alle vetrine da “impreziosire” con dei manifesti raffiguranti immagini del patrimonio artistico, storico e culturale cittadino l’altra suggerisce di ospitare all’interno dei locali opere artistiche realizzate dagli studenti dei Licei artistici del territorio.

Ci sembra che le due proposte qualora l’Amministrazione decidesse di aderire possano essere considerate come due proposte complementari.

Il punto di forza della proposta avanzata da Todi Civica è sicuramente la velocità oltre che l’economicità di realizzazione. Due, tre settimane possono bastare e gli importi da impegnare difficilmente raggiungeranno i tre zeri.

Riteniamo perlomeno burocraticamente più impegnativa quella avanzata dai Tuderti 5 Stellema con l’innegabile vantaggio di rendere “vivi”, tra l’altro valorizzandoli, degli spazi inutilizzati.

Se vogliamo cercare, come ogni buon tuderte è solito fare, il pelo nell’uovo,ci sembra forse un pòriduttiva l’idea di “appaltare” tali spazi ad esclusivo uso espositivo delle creazione delle opere degli studenti dei licei artistici del comprensorio che ci sembra dal documento si pensi principalmente all’ottimo liceo “Alpinolo Magnini” di Deruta.

Perchè non pensare a questi spazi anche come vetrine per la promozione delle eccellenze del nostro territorio?

Penso ai nostri prodotti enogastronomici, ma anche al nostro artigianato ed anche alla promozione delle bellezze del nostro territorio che non è solo centro storico. Abbiamo parlato di promozione e non di commercio. E’ chiaro che si deve porre molta attenzione ad evitare “concorrenza sleale” per le altre eccellenti attività presenti per non rischiare che la toppa diventi peggiore del buco. Per esempio per l’enogastronomico si può pensare alla presentazione delle aziende, dei prodotti e della rete distributiva, a delle degustazioni magari accompagnate dal rilascio di buoni promozionali offerti dalle aziende produttrici per l’acquisto dei prodotti nelle attività commerciali già presenti sul territorio e non solo, che inevitabilmente dovranno essere coinvolte.

Ci sembra interessante valutare anche l’opportunità di offrire una vetrina anche al nostro bellissimo territorio, i nostri borghi, lasciati da sempre ai margini dei flussi turistici che si sono colpevolmente indirizzati solo all’interno del primo cerchio delle mura o poco oltre.

E quel poco di artigianato locale che è rimasto non è forse meritevole di uscire dal chiuso delle botteghe per provare a favorirne il rilancio?

Alcune persone con cui mi sono confrontato si sono dimostrate scettiche sull’adesione dei proprietari degli immobili al progetto. E’ chiaro, un’amministrazione non può espropriare dei beni privati, ma è altrettanto chiaro, a mio avviso, che può disporre di alcuni strumenti che possono favorire il raggiungimento dell’obbiettivo e che sicuramente i nostri capaci amministratori sapranno ben individuare. Senza considerare che un locale “attivo” sicuramente si valorizza sul mercato immobiliare. E questo i proprietari lo sanno bene.

Comunque se, come ci dicono, l’opposizione avanza proposte costruttive e l’amministrazione apprezza, forse finalmente siamo sulla strada giusta.