“Basta ritardi sulla Perugia-Ancona”, Andrea Smacchi (Pd) annuncia interrogazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Basta ritardi sulla Perugia-Ancona: è
ora di completare un’opera fondamentale per la viabilità e lo sviluppo
economico di Umbria e Marche”. È quanto dichiara il consigliere regionale
Andrea Smacchi (Pd) annunciando la presentazione di un’interrogazione
“sull’ennesimo stop che sta subendo il raddoppio della statale nel tratto
umbro-marchigiano”.

“Dodici anni dopo la prima assegnazione dei lavori – spiega Smacchi –
questo importante tratto di strada potrebbe rimanere un’opera incompiuta dopo
la decisione da parte dell’impresa appaltatrice Astaldi di aprire le
procedure di licenziamento per 59 dipendenti operanti nei cantieri presenti
in questo tratto viario. Tale decisione è stata motivata con
l’impossibilità di procedere con i lavori, in quanto al Cipe non sono ancora
stati discussi ed approvati i finanziamenti. Questo ha generato un grande
malcontento nei lavoratori coinvolti, i quali hanno dichiarato, per voce dei
propri rappresentanti sindacali, lo stato di agitazione e richiesto un
incontro urgente con la Astaldi e l’intervento dei vertici regionali
marchigiani. Nel frattempo la Società Quadrilatero ha proposto alla Astaldi
il reintegro delle maestranze, perché è di prossimo avvio un cantiere per
la realizzazione del tratto che va da Matelica a Castelraimondo. Tratto per
il quale il progetto è già stato approvato e ci sono risorse disponibili
per 90 milioni di euro”.

“Ad oggi però – prosegue Smacchi – la situazione risulta bloccata. I
lavori nei cantieri nel tratto Fossato di Vico-Cancelli risultano interrotti,
provocando gravi ritardi nel completamento dell’opera ed inevitabili disagi
per coloro che percorrono questo tratto viario, costretti ad un senso unico
di marcia con un limite di 40 km orari. Stiamo parlando si un asse stradale
importante per l’Umbria e per le Marche, per il transito commerciale quanto
per quello turistico. Per questo con la mia interrogazione chiedo di fare
chiarezza su questa vicenda e di conoscere quali azioni sono poste in essere
per uscire da questa ennesima grave impasse. Ritengo necessario e quanto mai
opportuno – conclude Smacchi – conoscere i termini di questa complessa e
controversa situazione al fine di scongiurare l’ipotesi di un non
completamento di un’opera infrastrutturale fondamentale per il superamento
dello storico isolamento delle aree interne e il sostegno allo sviluppo
economico, industriale, turistico e culturale di due Regioni”