La presidente di Confcommercio Todi Nunzia Frustagatti e il vice presidente Roberto Castrichini replicano alle prese di posizione scaturite dall’apprezzamento manifestato dall’associazione per gli eventi che stanno animando il centro storico. “Interveniamo nostro malgrado – dicono – perché non è nel nostro stile personale né in quello dell’associazione che rappresentiamo alimentare le polemiche. Ma siamo obbligati a farlo perché non accettiamo assolutamente di finire nel tritacarne delle strumentalizzazioni, politiche o di qualunque altra natura.
Il rispetto per la libertà di espressione di ognuno è sacro, ma travisare i contenuti è inaccettabile e a questo gioco non ci stiamo.
Nel comunicato di Confcommercio Todi in nessuna parte c’è scritto che va tutto bene, che il centro storico e le imprese che vi operano hanno risolto tutti i loro problemi o fanno incassi fantasmagorici, che gli eventi hanno portato nuovo turismo, ma solo che gli eventi hanno animato la città e richiamato, oltre ai residenti, i turisti che soggiornano in zona. Due fatti che neppure chi, con tanta sollecitudine, ha voluto dire la propria, ha potuto contestare.
Vorremmo poi rassicurare coloro che hanno “raccomandato” ai vertici Confcommercio di ascoltare maggiormente la voce dei commercianti o di considerare le periferie altrettanto importanti del centro storico: a questi “paladini” improvvisati degli imprenditori – che non si capisce a quale titolo e con quale cognizione di causa presumono di parlare per loro conto – rispondiamo che gli imprenditori li ascoltiamo tutti i giorni, comprese le loro critiche, ne facciamo tesoro e guida al nostro ruolo.
Tanto meno esiste nelle politiche di Confcommercio una Todi di serie A e di serie B, non esiste nessun asse privilegiato, ma solo esigenze e dinamiche di sviluppo differenti. C’è tantissimo da fare, siamo d’accordo, e impegnati su questo: abbiamo solo voluto rimarcare un elemento positivo, come rimarchiamo, quando necessario, e sentendoci liberi di farlo, le cose che non vanno. Al di là delle polemiche che – ripetiamo – non ci interessano, quello che vogliamo ribadire con fermezza è l’autonomia di Confcommercio, il fatto che i giudizi e le prese di posizione dell’associazione si attengono ai fatti, e non ai preconcetti, alle ideologia o agli schieramenti. Come abbiamo plaudito agli eventi, abbiamo contestato tante altre scelte fatte dalla stessa amministrazione. E continueremo su questa strada, finché così vorranno coloro che rappresentiamo, in modo democratico. Abbiamo fatto e faremo ancora errori, di cui ci assumiamo in pieno la responsabilità, ma non ci presteremo alle interpretazioni pretestuose e alle strumentalizzazioni di nessuno, né da una parte né dall’altra”.