
E’ ora la volta di quello frazionale di Quadro – Cordigliano, decisamente all’insegna del mistero e del pericolo.
Infatti nessuna segnalazione di dove si trova, né in paese né all’imbocco della strada bianca da percorrere per raggiungerlo. All’inizio di quest’ultima però, fanno bella mostra due cartelli segnaletici, uno di limite di velocità (30 Km/h), ed un altro di pericolo, con la scritta : “Attenzione strada dissestata procedere con la massima cautela.” Bastava aggiungere un’altra sola parola: CIMITERO, per favorirne il “ritrovamento” ma le lettere costano e per una questione così poco attraente………
Comunque: tanta discesa e buche e solchi sulla strada per il Cimitero ed altrettante insidie all’interno, per il principio della non contraddizione . La pendenza delle nostre strade collinari si sa non è da imputare agli umani ma la manutenzione delle stesse sì.
Come non soffermarsi quindi sui pericoli evidenti e numerosi, toccati con mano?
– Dislivelli accentuati in ogni dove, sia nelle aree più libere che in quelle adiacenti alle tombe e quindi maggiormente calpestate;
– Tronchi di alberi tagliati ad altezze tali da non renderli manifestatamente visibili, spesso vicino a scalini , pietre, lapidi poste in basso e blocchi di cemento , a creare zone estese di estrema pericolosità perché apparentemente stabili;
– Scale senza appigli, pertanto impossibili per un’ampia gamma di disabilità;
– Crepe diffuse, anche passanti, su muri perimetrali, interni, e sugli edifici sia privati che comunali;
– Cumuli di pietre, laterizi in gran numero ammucchiati alle tombe, pietrisco e blocchi pericolanti un po’ ovunque, fuori e dentro;
– Rami vigorosi di edera che invadono i muri spaccandoli.
Chiediamo pertanto all’Amministrazione in carica di intervenire almeno su alcune delle questioni sollevate, che sono rischiose per l’incolumità pubblica nonché indecorose.
Unitamente ad una regolare periodica organizzazione di manutenzione del verde.
Paola Padiglioni
Novello Ferretti