Umbria: Irpef da lavoro dipendente: l’Umbria ha bruciato 346 milioni dal 2011 al 2016

 

Continuano i segnali negativi relativi all’Umbria dal punto di vista economico. La nostra regione, infatti, è l’ultima del Centro-Nord per calo dei redditi Irpef dichiarati dai dipendenti dal 2011 al 2016. Lo ha appurato il settore Datajournalism di Mediacom043, diretta da Giuseppe Castellini, su dati provenienti dal ministero delle Finanze.

Sul territorio nazionale, in termini reali, c’è stato un calo di 12,6 miliardi tra il 2011 e il 2016. L’Umbria, purtroppo, si è dovuta accodare anche ad alcune regioni del Mezzogiorno, ossia la Basilicata e la Calabria. Nella nostra regione il calo è stato del 5,6%, ossia tre punti in più rispetto alla media nazionale, -2,8%. In cinque anni, sono scomparsi 346 milioni di redditi Irpef di lavoratori dipendenti in Umbria. Per quanto riguarda il calo del reddito medio dei dipendenti, siamo al -2,6% (-557 euro a dipendente).  In Umbria, il calo del reddito medio è stato decisamente inferiore a quello complessivo (-5,6% complessivo, -3,5% medio).

Come spiega Giuseppe Castellini, “parliamo di crescente fragilità e frantumazione del lavoro dipendente”. Una sintesi dei numeri che adesso andremo a snocciolare ancora di più nei dettagli. Per i redditi complessivi lordi dichiarati da lavoro dipendente, notiamo che solo tre regioni e province autonome mostrano il segno positivo: il +5,7% reale della Provincia di Bolzano, il +1% dell’Emilia Romagna e il +0,3% della Lombardia. Il Veneto pareggia, il Piemonte perde l’1,4%, la Toscana l’1,8%, il Friuli Venezia Giulia il 2%. Al Sud, male la Sardegna (-8,6%), la Campania (-6,4%) e la Puglia (-6%). Al Centro, Toscana -1,8%, Marche -4,4%, Lazio -5%. Reddito reale significa considerando l’inflazione che, nel quinquennio preso in esame, è stata del 7,1%.

Reddito Irpef medio: in quattro hanno il segno positivo. Vale a dire Trentino Alto Adige (Provincia di Bolzano) +1,1%, Veneto +0,8%, Emilia Romagna +0,4%, Friuli Venezia Giulia +0,2%. Seguono Piemonte -0,3% e Lombardia (-0,4%). Nel Centro, risultato migliore per le Marche (-1%), poi Toscana (-3,2%), Umbria (-3,5%) e Lazio (-6,8%).

 

Complessivamente, i redditi totali da lavoro dipendente sono scesi in cinque anni da 444,07 a 431,46 miliardi di euro. Se guardiamo il reddito medio lordo (divisione tra reddito lordo complessivo da lavoro dipendente dichiarato e numero delle dichiarazioni), siamo passati da 21.217 a 20.660, ossia una contrazione di 557 euro annui.

 

L’Umbria, nelle dichiarazioni del 2011, presentava redditi lordi per 6,23 miliardi di euro, in termini reali 5,88 miliardi nel 2016. Un calo di 346 milioni di euro l’anno, come visto. Guardando al reddito medio da lavoro dipendente, l’Umbria evidenza nel quinquennio una flessione del 3,5%, -699 euro lordi dichiarati annualmente in media da ciascun dipendente (20.049 prima, 19.350 poi).