Il Consiglio Regionale di oggi in Umbria avverrà a rischio di illegittimità degli atti. Claudio Ricci: È stato “Sciolto” il Gruppo “Ricci Presidente” in modo discutibile in quanto è una Lista Eletta in Consiglio.

 

Anche oggi non parteciperò a nessuna votazione in Consiglio Regionale dell’Umbria (pur assicurando la mia partecipazione). Il Gruppo Regionale “Ricci Presidente” e stato “sciolto”, perché un Consigliere è uscito dal Gruppo, ma il sottoscritto “non accetta” di essere “assegnato al Gruppo Misto” contro ogni volontà (io sono rimasto e, per Legge costituzionale, il Gruppo deve rimanere attivo vista la presenza di almeno un Consigliere).
Si trattava di un Gruppo Costituito, quello “Ricci Presidente”, afferente ad una Lista eletta “collegata” al sottoscritto come candidato presidente della Regione Umbria. Ogni atto che il Consiglio dovesse approvare sarebbe soggetto a “problematiche di legittimità” (in quanto manca una parte democraticamente eletta).
Il tutto è avvenuto anche per per una “discrasia normativa”, fra Legge elettorale e regolamento, da me segnalata da oltre un anno. La mia attività di mandato è, ora, limitata e, peraltro, non ho attivato nessuna risorsa umana e specifica per lo svolgimento del mandato (anche con indennità minima, e di questo ne sono onorato, nonché senza incarichi: comunque cercherò di svolgere il mio dovere per l’Umbria e gli Umbri).
Mi appare inevitabile, se la situazione non dovesse risolversi, il ricorso al TAR Tribunale Amministrativo Regionale (nei termini di Legge) e nelle altre sedi ritentate opportune per tutelare un “diritto riconosciuto dalla Costruzione” nel rispetto di oltre il 14% degli elettori.
Claudio Ricci
(Consigliere Regionale).