La situazione del cimitero frazionale di Collevalenza e Rosceto:comunicato stampa Tuderti Cinque Stelle

Il  MoVimento Tuderti  5 Stelle continua, attraverso l’operato di un suo gruppo di lavoro,  a visitare i cimiteri comunali,  allo scopo di informare i  cittadini .
 La relazione che viene esposta riguarda il cimitero frazionale  di Collevalenza e Rosceto,  un cimitero che appare nettamente diviso in due parti per ciò che riguarda la sicurezza, il decoro e  l’incuria.
La parte nuova non evidenzia criticità anche se un cartello di area sottoposta a sorveglianza  esposto in una cappella, ricorda, se ce ne fosse bisogno, quanto numerosi  siano i furti in tali luoghi. E questo già apre il capitolo della sicurezza e dei controlli  all’interno dei cimiteri che demandiamo.
Ma come si varca il confine fra la zona nuova e quella antica ospitante la chiesetta, si rimane scioccati.
Come è possibile investire su una superficie, e i cantieri aperti, al lavoro, lo testimoniano,   quando adiacente ad essa  se ne trova un’altra completamente dimenticata?  Non sono  entrambe  per lo stesso scopo? Quello  cioè di dare degna sepoltura a tutti,  poveri e ricchi , a quelli che se ne sono andati di recente come a quelli che mancano  da più tempo?
Il cimitero visitato, nucleo originario, presenta elementi di pericolo per i visitatori, così riassumibili:
– Angoli vivi  in muratura (scalini, scale ma soprattutto lapidi e parti di tombe), non visibili  né prevedibili  perché posti  perlopiù  in zone di passaggio, in corrispondenza dei cambi di direzione;
– Parti in ferro ricoperte di ruggine uscenti dal suolo, alcune a forma di forcone, altre con ganci ed uncini ;
– Crolli murari di strutture di delimitazione e crolli interni alle cappelle.
Ciò non basta a descrivere la situazione che si presenta ad un osservatore, occorre riferire per completezza la mancanza di decoro che fa da padrone in questo cimitero.
Molte lapidi di piccole dimensioni recanti solo un numero identificativo si trovano allineate lungo uno dei  muri perimetrali e tante di questo tipo sono state gettate  (dire accatastate è troppo), in un angolo.  Stessa sorte per le numerose   croci ammucchiate,  disperse  e divelte. Ci sono tombe da cui si sono staccate le lapidi, altre in cui non sono più presenti e/o leggibili  i caratteri dei nomi e delle date e ci sono lastre marmoree  senza una precisa collocazione (spostate?).
Non si distingue ciò che custodisce o ricopre resti  mortali da ciò che potrebbe essere semplicemente rimosso perché rimasto a seguito di riesumazioni;  un quadro desolante si offre a chi vuol vedere.
 Solite fontanelle che perdono, tombini rialzati, cavi esposti, angoli che sanno di discarica con tavolini di plastica ed altro, ma in fondo  questa è storia nota…
Meno nota ci auguriamo e questo cimitero può  “vantarla”, la presenza di una cappella di vecchia costruzione,  indecente, somigliante ad un ricovero per animali o ad una cella, sul cui  pavimento  interno  in mezzo alle  foglie  campeggiano   bottiglie di  vetro  vuote, lumini e pezzi di plastica.
Cose nostre , andare a vedere per credere..
Paola Padiglioni
Novello Ferretti