Con sentenza del 25 ottobre 2017 la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibili i dodici ricorsi presentati avverso i decreti legge del Governo Renzi del 2015, che prevedevano un parziale rimborso dovuto al blocco dell’adeguamento degli assegni di pensione al costo della vita, dopo che, nel 2015, la stessa Consulta aveva dichiarato incostituzionale il provvedimento del 2012-13 con il quale il Governo Monti aveva bloccato tale rivalutazione.
Quello che veniva chiamato “Bonus Poletti” stabiliva restituzioni percentuali secondo l’entità delle pensioni che andavano dal 100% per pensioni fino a tre volte il minimo al 10% per quelle fino a sei volte il minimo. Nessun rimborso per pensioni al disopra di questo limite.
La Consulta, con un clamoroso “CONTRORDINE COMPAGNI”, ha quindi smentito se stessa, spaventata da un possibile buco di bilancio di circa 20 miliardi.
C’è da chiedersi se l’organismo, che, in modo schizofrenico, ha preso due provvedimenti così diversamente orientate, ha ancora ragione di esistere, dal momento che costa carissimo all’erario e quindi a tutti quei contribuenti, molti dei quali pensionati, i quali non sfuggono ad un fisco carissimo, inesorabilmente solerte nei loro confronti, ma che, con questo ultimo pronunciamento, sono costretti a rinunciare a somme che vanno dai novanta ai trecentotrenta euro mensili.
I Seniores di Forza Italia in Umbria hanno investito della questione il Movimento e la nostra parlamentare di riferimento, On. Catia Polidori, ritenendo che il provvedimento interessi in modo significativo coloro che percepiscono pensioni medio-basse, che, specialmente nella nostra regione, sono la spina dorsale dell’economia.
Massimo Maggiolini
Responsabile Seniores Coordinamento Forza Italia Umbria