Stop Fcu, l’assessore Baglioni: gravi ripercussioni sui pendolari, i lavori non siano solo un palliativo

 

Dalla mezzanotte di martedì 12 settembre i treni della Fcu resteranno fermi in stazione per consentire una serie di interventi di manutenzione sui 150 chilometri della rete ferroviaria da parte di Rfi. I vagoni saranno sostituiti dai pullman di Busitalia che copriranno l’intera tratta San Sepolcro-Perugia-Terni.

Per quanto riguarda il territorio tuderte, gli interventi si concentreranno tra Collevalenza e Rosceto.

“A nome dell’amministrazione comunale di Todi – spiega Elena Baglioni, assessore con delega ai trasporti, dopo il vertice che a Palazzo Donini ha riunito attorno al tavolo Regione e amministrazioni locali – ho rappresentato all’assessore Giuseppe Chianella tutte le nostre perplessità in ordine alla scelta di sospendere il servizio ferroviario, con le conseguenti gravi ripercussioni per i tanti pendolari tuderti che ogni giorno utilizzano tale mezzo per ragioni di studio o di lavoro”.

L’analisi dell’assessore Baglioni non si ferma però soltanto ad una presa d’atto rispetto alle conseguenze che il cantiere – per un investimento di oltre 51 milioni di euro – avrà nel breve e medio periodo.

“Ho chiesto di essere costantemente informata sullo stato dei lavori – commenta Baglioni – che, sebbene assolutamente necessari, si spera portino in tempi brevi ad un servizio di qualità migliore rispetto al precedente”.

Le condizioni in cui versa la ex ferrovia centrale umbra sono infatti tristemente note: il materiale rotabile ha un’età media tra le più alte d’Italia (18,2 anni a fronte di una media nazionale di 17 anni) e il 78% dei treni ha più di 15 anni, a discapito dei circa 29mila viaggiatori quotidiani e degli oltre 4.500 abbonati.

“Vogliamo perciò – conclude l’assessore Baglioni – che questo investimento non sia solo un palliativo, ma consenta finalmente ai tanti pendolari di poter usufruire di un servizio decoroso”.