C’è a Todi un bimbo che, ogni mattina, esce di casa assieme alla mamma per accompagnare alla scuola elementare il fratello maggiore. Anche lui mette nel suo zainetto colori e fogli, indossa il grembiule come se dovesse andare all’asilo. Ma poi, salutato il fratello, se ne torna indietro. Per lui non c’era posto nell’asilo vicino casa. E, non avendo i genitori la macchina, era impossibile andare a prendere il pulmino che lo avrebbe accompagnato a scuola a Collevalenza. Per il pulmino, d’altra parte, non è stato possibile fare una deviazione di qualche manciata di metri e minuti. Alla faccia del servizio pubblico.
Alla coalizione di centrosinistra che mette sotto accusa il “vuoto pneumatico dei programmi della destra”, sottolineando che, al contrario, loro “alle parole e agli slogan” rispondono “con i fatti e la concretezza di chi crede nell’impegno quotidiano e non negli spot elettorali”, anche noi rispondiamo con un fatto.
Uno dei tanti che testimoniano come questa amministrazione abbia perso di vista le persone, le famiglie ed i problemi che ognuno incontra nella vita quotidiana.
Ancora, alla coalizione di centrosinistra che, parlando di asili nido, vanta con orgoglio il dato per il quale “non esistono bambini esclusi”, rispondiamo anche qui con i numeri: a Todi nascono in media 130 bambini ogni anno. Gli asili nido di Santa Maria e Capuccini hanno una disponibilità pari a 60 posti per bimbi da zero a 36 mesi. La metà rispetto ai bambini che potrebbero frequentarli. Forse, non esistono bambini esclusi semplicemente perché, per il pagamento della retta non sono previste agevolazioni in base al reddito Isee: tutti pagano la stesa quota. E allora, ci sono sessanta famiglie che questo servizio non possono permetterselo e nemmeno fanno domanda.