Addio, Cinema Jacopone

 

E’ ormai voce corrente che il Cinema Jacopone con l’inizio della pausa estiva cambierà gestione, e forse non verrà mai più riaperto. E se lo fosse passeranno mesi, anche perchè le solite “voci” dei bene informati dicono che i vecchi gestori porteranno via tutto. Lo hanno ristrutturato poco tempo fa di sana pianta e a loro spese. Qualora ciò avvenisse, ed è  una decisione sacrosanta, chi volesse gestirlo dovrà renderlo funzionante in ogni sua parte.

A meno che….qualche burocrate ecclesiastico orvietano, in sintonia con quinte colonne tuderti, non abbia pensato di individuare soggetti o cooperative di gradimento dell’amministrazione uscente, che tra l’altro prima deve essere riconfermata !

Di certo c’è solo che ancora una volta Todi viene considerata una colonia dall’attuale curia, che trova comunque compiacenza e supporto nell’amministrazione di  Carlo Rossini.

Carlo Rossini, di cui più volte abbiamo detto che non rimarrà menzione alcuna negli annali della cronaca tuderte, ha avuto un buon supporto da un certo mondo clericale.

Non è facile esprimere i sentimenti di chi vede la storia di una città,della sua cultura, delle sue tradizioni, del suo ruolo nel contesto regionale, ignorata completamente da certi amministratori ecclesiastici, dispensatori anche di sacramenti !  

Non sappiano del tutto quale manovra ci sia nel voler cacciare l’attuale gestione del Cinema Jacopone che ha svolto realmente una funzione sociale in un centro storico, tra l’altro, depauperato e svuotato del suo illustre ruolo.

Hanno portato l’INPS in centro, pensando che questa fosse la panacea di ogni problema, volevano alloggiare la caserma dei Carabinieri nel complesso del Vignola, volevano gestire direttamente alcuni edifici perchè il controllo della città deve essere totale. Ma quale controllo ? Quale potere, se la città di cui è Sindaco Carlo Rossini sta morendo, nonostante la fabbrica del consenso spari ogni giorno realizzazioni da Unione Sovietica stile Anni Venti !!!!! 

Siamo andati lontani presi dal fervore polemico, ma questa amministrazione comunale compiacente di fronte a certi comportamenti del clero orvietano ormai delegato a gestire anche la chiesa tuderte, fa rimpiangere i comunisti !

Fa rimpiangere persone che credevano nelle istituzioni e nel rapporto con la Chiesa tutelavano realmente gli interessi della comunità locale.

Si chiude un altro libro della storia di Todi