PRIMARIE PD, IN CENTINAIA RIUNITI A PERUGIA A SOSTEGNO DI MATTEO RENZI

 

“Il 30 aprile si riparte dopo la sconfitta del referendum, sapendo che dobbiamo correggere il tiro: essere più inclusivi, più squadra, più partito. Ma sapendo anche che non dobbiamo perdere la determinazione e la volontà di cambiare l’Italia e continuare un percorso di riforme. Del resto, gli avversari sono i populisti, la Lega e i 5 stelle, e noi dobbiamo attrezzarci a vincere le prossime elezioni, sostenendo con gli investimenti e la diminuzione delle tasse la crescita e l’occupazione e sapendo che il nostro risultato è fondamentale per l’Europa e per la democrazia. Fuori da noi c’è poca democrazia e sono convinto che più voti prenderà Renzi più forti saremo per vincere le prossime elezioni”. È il vicepresidente del Partito democratico Matteo Ricci a spiegare a una platea di alcune centinaia di militanti e simpatizzanti del Pd, riuniti al Park hotel di Perugia nel pomeriggio di sabato 22 aprile, il perché, secondo lui, sia necessario votare Matteo Renzi alle primarie del partito in programma domenica 30 aprile. L’iniziativa, organizzata tra gli altri da Nilo Arcudi, capogruppo al Comune di Perugia, e dall’avvocato Silvia Stancati, a sostegno della candidatura a segretario del Partito democratico dell’ex presidente del Consiglio ha fatto registrare, infatti, una grande affluenza di pubblico e ha visto gli interventi, oltre dei già citati Ricci, Arcudi e Stancati, anche di Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd Umbria, del deputato Giampiero Giulietti e di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria.

“Abbiamo pensato di organizzare questa iniziativa – ha spiegato Arcudi – poiché le primarie sono aperte a tutti gli elettori del centrosinistra. Riteniamo che in questo momento Matteo Renzi sia ancora la candidatura più forte per il centrosinistra, in grado di mettere in campo un progetto per l’Italia, battere il centrodestra di Berlusconi e Salvini e il Movimento 5 stelle. Ovviamente, c’è da aprire una nuova fase che tenga conto anche delle vicende di questi mesi, ma crediamo che Matteo Renzi possa, dopo il 30 aprile, aprire una nuova stagione di riformismo, di crescita e sviluppo di questo Paese, coniugandola con giustizia sociale e solidarietà”.

“Questo congresso è per il Pd – ha commentato Catiuscia Marini – anche la riaffermazione di un progetto politico, di un partito della sinistra europea riformista, ma anche un partito che si pone l’obiettivo del governo e dell’affrontare i problemi del cambiamento e delle riforme di cui abbiamo bisogno, in Europa e nel nostro Paese. Matteo Renzi ha caratterizzato la sua azione di governo, ma anche quella di leadership del Pd, su questo profilo che può servire a irrobustire la democrazia italiana, in un panorama politico fatto di populismi i quali tentano le scorciatoie nella soluzione dei grandi problemi: disoccupazione, lavoro, innovazione, sicurezza, protezione dal terrorismo. Il Pd è, invece, un partito che, anche nel progetto congressuale di profilo programmatico e politico che Matteo Renzi intende mettere in campo, assume su di se anche la responsabilità del governo di questi processi e delle risposte da dare ai cittadini. Noi pensiamo che, con una leadership rafforzata di Renzi alla guida del Pd e con un profilo programmatico molto definito sul riformismo e rivolto in avanti e non al passato, saremo in grado anche di affrontare le sfide più difficili del nostro Paese”.