Questo Sindaco ha un rapporto curioso con le piazze.
1)VI RICORDATE LA PIAZZA DI PONTERIO?
Quando si tratta di fare annunci non lo batte nessuno: milioni di Euro, rivoluzioni copernicane, ricchi premi e cotillon.
Peccato che la partecipazione, per lui, si fermi qui.
A chi (singoli cittadini, comitati di quartiere, commercianti) gli chiede da tempo a che punto siamo, quando cominciano i lavori, niente, neanche una risposta di cortesia.
D’altra parte, lo sappiamo, l’uomo ha un problema caratteriale e una difficoltà oggettiva nel passare dal monologo al dialogo pubblico.
Tanto è vero che in questo periodo non fa incontri pubblici per illustrare idee e programmi, ma piccole riunioni in cui chiama una o due persone al massimo e, tocco di genio, fa sembrare di confidare notizie e informazioni in modo personale ed esclusivo. Il fortunato interlocutore, secondo lui, si sentirà gratificato perché messo a parte di segreti e confidenze che non vengono condivisi con la massa. E così, felice e contento di aver avuto la rivelazione del Verbo, lo voterà fiducioso.
Qualcuno però gli dica che di questo passo, a due alla volta, per incontrare tutti i cittadini ci metterà qualche anno.
Qualcuno lo avverta che anche se da Perugia lo hanno benedetto e blindato, dovrà prima o poi uscire in mezzo alla gente.
2)AVETE VISTO LA PIAZZA DEL POPOLO?
Autorizzare la manifestazione di sabato, sapendo di dover blindare per ore tutto il centro, è una cosa che andrebbe spiegata.
Se un evento è considerato pericoloso, non sarebbe meglio non autorizzarlo in quel luogo, spostandolo in uno più idoneo?
Se invece l’evento non è considerato pericoloso, perché sottoporre il centro storico a un pesante clima antiguerriglia?
I commercianti hanno bisogno di gente che circoli liberamente, serenamente.
Lo stesso i residenti e i turisti.
Non si dica che il presidio viene disposto da altre autorità, perché se questo è vero, è anche vero che il Sindaco non può dire che non lo sapeva.
E poi, a quando un regolamento serio, chiaro e definitivo sull’uso della piazza?
Perché ci deve essere sempre un’interpretazione (o un’intermediazione) invece di una regola fissa, magari concertata e condivisa con i cittadini ?
Comunque, non ci piace la non-regola emersa finora: autoraduni no, militarizzazione sì.