Intimidazioni sui testimoni delle ceneri interrate in Valnestore

 

valnestore«Strani avvertimenti» e «intimidazioni in stile mafioso». Sono almeno tre gli episodi al centro di una denuncia, presentata sabato mattina alla Procura della Repubblica di Perugia da Floriano Bellavita, che a partire dal giugno 2016 ha deciso di riferire alla magistratura che sta indagando sul caso delle ceneri interrate nella Valnestore «alcune circostanze e fatti precisi relativi all’inchiesta che la Procura della Repubblica sta conducendo». Bellavita, ha spiegato il suo avvocato Valter Biscotti sabato mattina, ha in particolare denunciato di aver trovato ad agosto un foglietto appeso alla sua pompa di benzina con scritto «stai attento»; a ottobre, forse con un martello, gli è stato rotto un gradino delle scale di casa sua e in questo caso è stato lasciato un altro foglietto con la scritta «attento a non inciampare». L‘ultimo episodio in ordine di tempo, datato 7 dicembre, e il più inquietante, riguarda il ritrovamento di uno dei cani di Bellavita impiccato: l‘animale è stato ritrovato appeso con il guinzaglio all’ingresso dell‘allevamento di Bellavita, e anche in questo caso c’era un cartello: «Ancora non hai capito»