TUDERTI5STELLE : I PROBLEMI DEL COMMERCIO

cinquestelleRecentemente abbiamo affrontato un tema specifico del commercio, segnalatoci da diversi operatori del settore ortofrutta, che non chiede di essere assistito né sostenuto, ma almeno non ostacolato.

Siamo convinti che vadano contrastati, attraverso opportuni controlli, fenomeni o comportamenti che distorcono la concorrenza, che inducono in errore il consumatore, che danneggiano l’immagine della città.

 Ora è il momento di affrontare la madre di tutte le questioni: il centro storico.

Da anni sentiamo politici che si  riempiono la bocca di proclami sulla rinascita del centro storico. E regolarmente, di anno in anno, le cose non cambiano se non in peggio.

E’ ora di fare un master plan, un piano complessivo che per prima cosa dica, con chiarezza, che cosa deve essere il centro storico.

Finora si sono tentati, senza grande successo, singoli interventi, senza mai avere una visione generale, un obiettivo finale.

Ad es. tra i più recenti, ricordiamo i finanziamenti del PUC2, che hanno sostenuto interventi strutturali, senz’altro utili a livello di singola azienda, ma scollegati tra loro e totalmente inutili allo scopo di fare sistema.

A proposito di PUC2, ma non erano stati allocati ben 100 mila € per un piano di marketing? Che fine hanno fatto? E’ una somma enorme, che avrebbe permesso di fare molte cose. Ma dato che invece non si è visto né sentito niente, i casi sono due: o si è colpevolmente rinunciato a quel finanziamento, o lo si e speso malissimo.

Sempre a proposito di interventi recenti, ricordiamo anche il progetto di “centro commerciale naturale”, tanto caro alle Associazioni di categoria ma assolutamente impraticabile e sinora inefficace qui a Todi, dove purtroppo di naturale c’è solo la progressiva desertificazione del centro storico.

Perché il punto vero è questo: prima di fare azioni PRO, bisogna eliminare le azioni CONTRO.

E quale iniziativa è assolutamente CONTRO la rinascita e lo sviluppo del centro storico?

L’apertura di un centro commerciale di 5000 metri quadrati a Ponterio.

Oltre un anno fa, su nostra iniziativa, si è attivata una forte sensibilizzazione, poi condivisa da altre parti politiche; il Sindaco ha dovuto rassegnarsi, avendo capito che se avesse portato in Consiglio comunale la delibera sulla variante al Piano regolatore che concedeva questa cubatura spropositata, sarebbe stato sconfitto perché parte della sua stessa maggioranza gli avrebbe votato contro.

Ma ora circolano voci di un accordo fatto, e della certezza che entro il 2017 quel centro commerciale aprirà i battenti, con buona pace di quei pochi commercianti, artigiani, operatori economici che fino ad oggi hanno resistito, ma dopo dovranno arrendersi al potere del più forte.

E’ questo che si vuole del  Commercio e più in generale di Todi?

Chi ha coraggio e onestà intellettuale, lo dica chiaramente davanti alla Città.

Chi non lo farà e punta sul fumo negli occhi, la moina, la fuffa, sappia che interverremo in tutte le iniziative elettorali per chiedere ai singoli candidati come voteranno quando il Sindaco porterà in Consiglio la decisione su un intervento che potrebbe mettere la pietra tombale sulla rinascita di Todi.