“Aumentano i furti domicialiari”,ricorda Roberto De Vivo in un comunicato stampa

 

listenerLe attività di furto domiciliare, negli ultimi due anni, a Todi, sono aumentate in modo rilevante. Molti cittadini hanno paura di allontanarsi dalle loro rispettive case anche per fare la spesa. Ho avuto modo di ricevere chiamate e messaggi da parte di persone che risiedono nelle frazioni del nostro comprensorio. Persone vittime di un sistema che non li difende per niente. Ieri notte, nella frazione di Pantalla, due anziani sono stati derubati mentre dormivano. Siamo arrivati al punto di entrare in casa anche in presenza dei proprietari che vi risiedono.  La domanda che ci si pone, a questo punto, è la seguente: si può fare qualcosa per cercare di fronteggiare questo problema? La risposta è sì.

Si può fare moltissimo! Innanzitutto l’amministrazione comunale potrebbe creare un tavolo intorno al quale riunire tutte le forze dell’ordine del nostro territorio: carabinieri, vigili urbani, polizia di stato, guardia di finanza e metronotte. Scopo del tavolo sarà di creare una rete di rapporti e contatti, tra le varie autorità preposte alla difesa e al controllo dell’ordine pubblico, che faciliti l’azione degli stessi sul territorio. Inoltre si potrebbe istituire, al livello comunale, un ufficio che s’interessi di potenziare e amplificare tale rete oltre che a supportare quei cittadini che sono stati vittime, nelle loro stesse case, dei ladri. Il Sindaco, attraverso la propria giunta, potrebbe entrare in collaborazione con la protezione civile locale. Collaborazione il cui fine specifico sarà di sorvegliare, in modo accurato, quelle frazioni completamente abbandonate a se stesse. Un’altra importante azione di prevenzione all’attività di furto è sicuramente quella rivolta alla creazione di nuovi punti luce e il potenziamento di quelli già esistenti. L’ente comunale potrebbe installare telecamere in zone ad alto rischio mettendole a disposizione dei vigili urbani e dei carabinieri. Infine, come già in molte città avviene, si potrebbe creare la figura dell’agente di quartiere, attraverso associazioni specializzate in questo. Il Comune di Perugia già lo fa da qualche tempo. Perché non si fa tutto questo? La risposta è semplice: siamo amministrati da amministratori che non hanno alcuna volontà a risolvere i problemi del loro territorio.

Roberto De Vivo

Movimento Civico Todi