PREMESSA : Torniamo sull’ argomento “PROGETTO FREE LIFE”; dopo un lungo periodo di tempo , lasciando tutte le energie dei nostri amministratori concentrate sul superamento dell’ emergenza causata dagli ultimi eventi sismici.
Dovute precisazioni:
Per evitare che questa vicenda diventi un noiosissimo ping pong, promettiamo di non replicare ancora.
Ringraziamo di cuore l’ Assessore Massetti per aver chiarito, con il secondo comunicato, alcuni punti generali sui quali insistono ancora le nostre domande .
L’ assessore afferma che: “Le parole contano”. Anche per noi le parole contano ed e proprio questo il motivo che ci spinge a replicare in maniera ferma alle false accuse che ci sono state mosse.
MAI nessun alluso al suo essere donna, infatti, ci siamo rivolti all’ Assessore, usando appunto questo termine, proprio per non dare corpo ad alcuna identificazione di genere, rivolgendo le nostre domande ad un componente dell’organo esecutivo di un ente, in questo caso il nostro comune.
E’ lei che prova a cambiare discorso,cercando in modo poco corretto, di deviare l’ attenzione su temi che anche a noi sono cari e che rispettiamo pienamente:
Gli impegni, per una donna, sono immancabilmente superiori a quelli di un uomo!
Essendo assolutamente convinti di questa affermazione,ci batteremo sempre per la parità di genere, tuttavia nasce spontanea un’ osservazione : Per risponderci (soltanto in parte) ha dovuto fare 2 comunicati, il primo, ancora una volta generico e fuorviante, il secondo invece più attento al merito e ai contenuti che noi chiedevamo di esaminare ; quindi è lei che ha sprecato il suo tempo non certo per colpa nostra.
Rimangono del tutto aperte le questioni che noi ponevamo sul modo in cui il progetto è stato partecipato e su come sono stati scelti i soggetti attuatori prima di presentare il bando.
Ringraziamo di cuore l’ Assessore Massetti per aver chiarito, con il secondo comunicato, alcuni punti generali sui quali insistono ancora le nostre domande .
L’ assessore afferma che: “Le parole contano”. Anche per noi le parole contano ed e proprio questo il motivo che ci spinge a replicare in maniera ferma alle false accuse che ci sono state mosse.
MAI nessun alluso al suo essere donna, infatti, ci siamo rivolti all’ Assessore, usando appunto questo termine, proprio per non dare corpo ad alcuna identificazione di genere, rivolgendo le nostre domande ad un componente dell’organo esecutivo di un ente, in questo caso il nostro comune.
E’ lei che prova a cambiare discorso,cercando in modo poco corretto, di deviare l’ attenzione su temi che anche a noi sono cari e che rispettiamo pienamente:
Gli impegni, per una donna, sono immancabilmente superiori a quelli di un uomo!
Essendo assolutamente convinti di questa affermazione,ci batteremo sempre per la parità di genere, tuttavia nasce spontanea un’ osservazione : Per risponderci (soltanto in parte) ha dovuto fare 2 comunicati, il primo, ancora una volta generico e fuorviante, il secondo invece più attento al merito e ai contenuti che noi chiedevamo di esaminare ; quindi è lei che ha sprecato il suo tempo non certo per colpa nostra.
Rimangono del tutto aperte le questioni che noi ponevamo sul modo in cui il progetto è stato partecipato e su come sono stati scelti i soggetti attuatori prima di presentare il bando.