Interrogazione al Sindaco di Todi su una lettera anonima relativa a fatti di rilevanza penale.Interrogazione dei consiglieri del centrodestra.

downloaddownload-1antonio-serafiniI sottoscritti Moreno Primieri, Antonino Ruggiano, Antonio Serafini nella loro qualità di Consiglieri Comunali,

PREMESSO

  • che in data 28.04.2016 è giunta una missiva protocollata al Comune con il n. 0014400 indirizzata al Sindaco, al Segretario Generale, ai Carabinieri, alla Procura della Repubblica, nonché ai capigruppi Consiliari del Comune di Todi senza che la stessa sia mai stata trasmessa a questi ultimi destinatari;

  • che nella suddetta missiva, a firma di “Libera associazione Tecnici-Professionisti Settore Edilizia”, si denunciano, anche in modo circostanziato e puntuale, situazioni, fatti ed illeciti gravissimi a danno del Comune di Todi, riferendo la responsabilità degli stessi a dipendenti ed amministratori dell’ente del Servizio Pratiche Edilizie;

  • che con la lettera si denunciano precisi fatti come minacce, intimidazioni ricatti, estorsioni al fine di avere delle agevolazioni che se provati hanno sicuramente risvolti di carattere penale, oltre che creare una pessima immagine al nostro comune;

  • che la lettera in questione non è stata portata a conoscenza dei capigruppo consiliari ed anzi è stata tenuta nascosta all’intero Consiglio Comunale;

  • che tale atteggiamento, riferendosi ad un atto ufficialmnete protocollato e quindi pubblico, ha comportato la violazione dei principi di trasparenza e di buona amministrazione che dovrebbero caratterizzare ogni pubblica amministrazione;

  • che la situazione, anche alla luce di altri avvenimenti passati e recenti, riflette un atteggiamento poco attento alla gestione del personale da parte della Giunta;

tutto ciò premesso i sottoscritti

interrogano

il Sindaco per sapere:

1) per quale motivo la missiva del 28.04.2016 non è stata recapitata ai capigruppo consiliari;

2) se sono state svolte indagini interne per accertare la veridicità dei fatti nella stessa riportati;

3) se sono stati presi provvedimenti, anche temporanei, nei confronti dei dipendenti ed amministratori indicati nella missiva come artefici dei fatti reato, almeno fino alla chiusura delle indagini;

4) se è stata presentata formale denuncia all’autorità giudiziaria requirente.

Si richiede risposta scritta e orale

Moreno Primieri    Antonino Ruggiano         Antonio Serafini