Il mondo attuale ha bisogno di legami di amicizia. Quella autentica. Siamo immersi in una realtà fatta di relazioni superficiali, dove a prevalere, sono i valori dell’”IO” rispetto a quelli del “NOI”. Ci si sveglia la mattina pensando unicamente a ciò che bisogna fare. Già il fare. Non si ha più tempo di pensare, riflettere, vivere. Ogni azione è finalizzata a un risultato ben preciso, dove a dominare, sono l’efficienza e l’efficacia. Anche comunicare, è dispendioso, tanto è vero che le nostre chat online sono piene di mezze frasi e parole ridotte ai minimi termini. Scrivere, parlare, ascoltare, comprendere, sono attività del tutto superflue, che possono essere benissimo tralasciate. L’importante è fare; nel modo più preciso possibile. Che senso hanno dunque, in questo contesto, le relazioni sociali? Nessuno, se non uno: l’utilità. Ecco che quindi l’altro diventa un mezzo attraverso il quale si possono raggiungere risultati con una certa velocità e in un certo modo. A mancare, chiaramente, è la fiducia verso il prossimo. Anzi meglio non fidarsi dell’altro se in mezzo vi è una relazione costruita su ciò che è più utile alle parti che compongono la relazione stessa. E’ inevitabile che vivere senza fiducia porta l’uomo a essere sempre più solo e insicuro. E’ per questo motivo che l’amicizia, quella con la A maiuscola deve poter ritornare a esistere. Solo l’amico, quello vero, è portatore di fiducia. Solo l’amicizia può guarire un mondo malato di solitudine.